"La linea tramviaria 2.2, quella che per intendersi proseguirà dall’aeroporto fino a Sesto Fiorentino, sarà un’opera strategica e fondamentale per collegare Firenze, Peretola e la Piana".
Ne è certo il governatore Eugenio Giani che ricorda come i 240 milioni di euro per la realizzazione dell’opera che andrà a bando nel corso del 2025 siano già "interamente coperti" (110 milioni attraverso il Fesr, il fondo europeo per lo sviluppo delle Regioni e 130 grazie al fondo sviluppo e coesione). La linea 2.2 darà continuità all’attuale linea 2 collegando Peretola alla stazione di Castello (futuro interscambio per i pendolari di Lucca, Pistoia e Prato) senza ’invadere’ il viale XI Agosto ma passando in prossimità della Scuola marescialli per poi raggiungere il polo di Sesto e, in futuro, il centro della città.
Intanto sempre sul fronte della tramvia ci sono da registrare frizioni istituzionali tra Campi Bisenzio e Firenze. Durante la Conferenza dei servizi di martedì Palazzo Vecchio aveva formalizzato le sue preoccupazioni im merito alla variante, proposta dal comune campigiano, del tracciato Piagge-Campi. Oggetto del contendere lo spostamento del capolinea da piazza Aldo Moro, come attualmente previsto, a via Don Gnocchi, e il passaggio da via San Giusto e via Masaccio invece che da via Botticelli. Secondo Palazzo Vecchio il cambio di tracciato aumenterebbe costi e tempi di realizzazione.
"Basta strumentalizzazioni, la variante è una soluzione, non il problema". Così ribatte il sindaco Andrea Tagliaferri che alza la voce per "fare chiarezza" dopo la Conferenza dei servizi. E lo fa ribadendo che "porre l’attenzione solo sulla variante e sulle ultime due fermate, racchiuse in 66 metri, del nuovo tracciato, che fra l’altro risolvono alcune criticità, è strumentale e poco rispettoso delle necessità del territorio e delle istanze dei cittadini che questa variante l’hanno chiesta".
Poi bisognerebbe sentire cosa ne pensano anche i cittadini che abitano in via San Giusto e via Masaccio, le due strade maggiormente interessante dal passaggio di tram e rotaie secondo la variante. Ma questa è un’altra storia. "La variante - aggiunge il sindaco - è stata decisa, concordata e progettata ormai da un anno, la sua progettazione non ha fatto perdere neanche un giorno all’approvazione del progetto definitivo e la sua realizzazione non inciderà significativamente sui tempi previsti dall’opera. Tutto ciò è riscontrabile nei relativi documenti, visionabili sul sito Internet del Comune di Campi".
Tagliaferri, però, è un fiume in piena: "La verità è che dopo l’acquisizione dei dovuti pareri degli enti competenti, sono emerse numerose criticità sull’intero progetto. Per questo motivo sono state richieste e prodotte numerose integrazioni che determineranno un aumento dei costi a livello generalizzato e, di conseguenza, un aumento dei tempi di realizzazione. Per esempio, dovranno essere realizzate ulteriori casse di espansione rispetto a quelle previste. Stiamo quindi lavorando per trovare una risoluzione che tenga conto di tutto a fronte di una forse impropria linea di finanziamento Pnrr non certo decisa da questa amministrazione".
Emanuele Baldi
Pier Francesco Nesti