di Fabrizio Morviducci
Scorrendo la "Top 500 Firenze", ovvero l’evento annuale che fotografa lo stato di salute delle aziende da un punto di vista economico, rivela che nella ’top ten’ ce ne sono cinque che hanno sede a Scandicci. La classifica dei colossi vede al primo posto Gucci (sede in via don Perosi), al quarto Unicoop Firenze (sede via dei Pratoni) al quinto Gucci Logistica (sempre in via don Perosi), poi Savino del Bene (via del Botteghino) e Arval via delle Sette Regole. In cinque, totalizzano oltre 11 miliardi di fatturato nel 2019. Nelle prime 40 rientrano anche altre imprese cittadine di grande importanza come Yves Saint Laurent (22° posto), Oleificio Salvadori e Balenciaga Logistica (al 30° e 31° posto), Univergomma (34° posto). Un pezzo importante dell’economia metropolitana passa dunque da Scandicci, che negli ultimi venti anni ha lavorato proprio sulla crescita del comparto industriale e rafforzato il suo ruolo di capitale del lusso, incrementando anche la presenza di altri settori d’impresa con quello dei colossi del mercato globale: la grande distribuzione con la sede e i magazzini di Unicoop Firenze, la logistica mondiale e la movimentazione delle merci con Savino Del Bene, il noleggio a lungo termine oltre alle flotte industriali con Arval. "La forza di Scandicci – dice l’assessore allo Sviluppo economico, Andrea Franceschi – è stata quella di saper garantire alle imprese un territorio dove poter lavorare e crescere. Tuttavia non è ancora sufficiente. E’ necessario migliorare ancora le infrastrutture di accesso alla nostra zona industriale per poter essere competitivi nell’area metropolitana. Anche se chiaramente questi dati non possono che darci grandi soddisfazioni".
Una delle caratteristiche vincenti della zona industriale di Scandicci è stata il recupero dei vecchi capannoni dismessi dopo la crisi dell’industria meccanica e fordista. Dai principali volumi sono stati recuperati per far posto a nuove imprese non solo del lusso. C’è una sfida però che deve essere ancora vinta: "Il raddoppio del casello dell’A1 con il progetto del nuovo svincolo – ha detto Franceschi – e l’uscita della Fi-Pi-Li con la variante di Capannuccia sono opere fondamentali che devono essere realizzate insieme al prolungamento della tramvia da Villa Costanza al Pontignale". Servono le opere per mantenere il primato, e continuare a essere il motore di Firenze.