LEONARDO BARTOLETTI
Cronaca

Eccidio nazista della Pievecchia. La commemorazione per gli 80 anni

La città ricorda una delle stragi più efferate della guerra dove morirono per mano tedesca 14 persone

Eccidio nazista della Pievecchia. La commemorazione per gli 80 anni

Eccidio nazista della Pievecchia. La commemorazione per gli 80 anni

E’ stato uno degli episodi più efferati della guerra. Un evento che a Pontassieve - e non soltanto - viene ricordato da generazioni intere. Per questo le commemorazioni per l’eccidio di Pievecchia raccolgono ogni anno un grande numero di partecipanti. Quest’anno, poi, con la ricorrenza dell’ottantesimo anniversario dalla strage, le presenze sono attese ancora più numerose. Tutto si svolse l’8 giugno 1944. Come rappresaglia in seguito all’uccisione di un soldato tedesco, nel piccolo borgo di Pievecchia, sulle colline di Pontassieve, i tedeschi che occupavano la città rastrellarono e fucilarono a colpi di mitra ben quattordici persone, tra cui due ragazzi di appena diciassette anni. Tutto questo davanti alle loro famiglie ed agli altri abitanti del posto. Oggi, sul muro che circonda la Villa che domina il borgo, nel punto in cui i quattordici uomini furono trucidati, sono ancora visibili alcuni dei fori dei proiettili, accanto ai quali sono state apposte le lapidi con i loro nomi, proprio per tenerne viva una Memoria che deve essere indelebile. Anche quest’anno, dunque, le celebrazioni saranno particolarmente sentite. Tutto è in programma nella giornata di sabato prossimo, 8 giugno, quando alle 10 si svolgerà la cerimonia di commemorazione dell’ottantesimo anniversario dell’Eccidio della Pievecchia, nell’omonima località, sul territorio comunale di Pontassieve. Nell’occasione interverrà Aurelio Frulli, Presidente interprovinciale e Consigliere nazionale storico dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (A.n.v.c.g.).

Per questi tragici eventi, con decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 2005, è stata anche conferita la medaglia di bronzo al merito civile al comune di Pontassieve, con la seguente motivazione: "Piccolo centro partecipò alla lotta partigiana, subendo devastanti bombardamenti ed una feroce rappresaglia dai nazisti che trucidarono 14 suoi concittadini. Ammirevole esempio di spirito di libertà e di amor patrio".