
"Ecco cosa successe quel 4 settembre 1944"
Abbiamo immaginato di poter intervistare Padre Eligio Bortolotti e di capire quali potrebbero essere state le sue risposte dopo avere riflettuto sulla sua vita e il suo sacrificio. Ecco l’intervista impossibile.
In che rapporto era con i parrocchiani di San Jacopo a Querceto?
"Ottimi. Il campanello della canonica squillava notte e giorno e io cercavo di dare aiuto a chi ne avesse bisogno. Qualche volta, durante i rastrellamenti, ho nascosto qualcuno in chiesa".
Cosa successe quella mattina del 4 settembre del 1944?
"Un partigiano mi venne a cercare per chiedermi se ero disposto a mediare con i tedeschi, io conoscevo bene il tedesco essendo nato a Pieve di Bono, in provincia di Trento. Se i tedeschi si fossero arresi sarebbero stati consegnati agli alleati senza spargimento di sangue".
E, invece, come andarono le cose?
"Fui portato al ’Poggio’, sede del comitato tedesco dove fui interrogato e poi torturato. Il mattino seguente fui portato a Baroncoli, dove fui barbaramente fucilato e il mio corpo fu gettato in una fossa scavata vicino al torrente.
Padre Eligio ha mai avuto dubbi sulla scelta giusta da fare?
"Non si può mai dire con certezza se una decisione è stata giusta o sbagliata, ma di sicuro avevo davanti agli occhi dei giovani impauriti e bisognosi di aiuto, anche se indossavano ’divise di un altro colore’".
Cosa direbbe oggi ai giovani cittadini di Sesto?
"Di lottare sempre per gli ideali di pace, giustizia e libertà".