Echo, graffito eliminato: "Ma è sempre con noi"

La mamma del ragazzo morto a maggio in un incidente ha cancellato la scritta. La scelta dopo le accuse di vandalismo: "È stato solo un gesto d’amore".

Echo, graffito eliminato: "Ma è sempre con noi"

Silvia Ciabatti ringrazia gli amici di Ettore prima di cancellare la scritta

Il graffito ’Echo vive’ è stato cancellato. Da ieri mattina la grande scritta che dalla facciata della casina Anas accoglieva da alcuni mesi chi arrivava a Compiobbi è stata coperta da una mano di colore. A prendere l’iniziativa è stata Silvia Bagnai, mamma di Ettore Maoggi, il cuocodi 23 anni di Compiobbi, morto in un incidente stradale con la moto nel maggio scorso. Un dramma che ha sconvolto l’intero paese, dove il ragazzo era benvoluto da tutti. La scritta era comparsa all’indomani della tragedia, dipinta in buona fede dagli amici, che così avevano voluto testimoniare la vicinanza alla famiglia e l’indissolubile legame d’affetto con Echo, come Ettore era conosciuto nel mondo del calcio e delle moto, le sue due passioni.

Non tutti avevano però gradito l’iniziativa, liquidando la vicenda come atto vandalico, aggravato dal fatto di essere su edificio da poco restaurato. La scritta inoltre era stata accostata alle frasi che da tempo campeggiano sui muri di Compiobbi a firma del mondo ultras, spesso aggressive e violente.

Dopo mesi di confronti a distanza, la famiglia ha quindi deciso di intervenire per mettere pace fra le due fazioni. "Come prima cosa volevo ringraziare tutti i giovani di Compiobbi che con il loro amore e sostegno nei nostri confronti hanno contribuito dal primo momento a tenerci ritti, anzi sono stati la piccola fiamma che ha alimentato il grande fuoco che riscalda il freddo della mancanza del nostro Ettore - spiega Silvia Bagnai - È a loro che dedico questo mio gesto: cancellare la grande scritta con omaggio che accoglieva le persone entrando a Compiobbi".

"Ho scelto di fare io questa cosa - prosegue la mamma di ’Echo’ - solo per non alimentare questioni fra persone adulte che giustamente pensano che i giovani non debbano imbrattare i muri. Ma voglio anche sottolineare - aggiunge Silvia Bagnai - che questa azione è frutto di un grande amore, che ha fatto sfociare anche tante azioni bellissime, che tanti adulti avrebbero difficoltà a realizzare".

Fra queste si ricorda che all’indomani della tragedia gli amici hanno piantato un albero ai giardini e organizzato una cena in suo onore di Ettore alla Ludus. Anche l’Amministrazione comunale è a lavoro per organizzare iniziative in ricordo di Ettore. L’obiettivo è quello di coinvolgere giovani e associazioni e tutta la cittadinanza. L’altro giorno, invece, altre scritte e graffiti sono stati cancellati dai muri e dai cartelli del paese da privati cittadini.

Daniela Giovannetti