Saranno il lascito del sindaco Fallani. La scuola Montessoriana di San Vincenzo a Torri e la media Fermi rappresenteranno le principali novità nel panorama dell’edilizia scolastica scandiccese. I lavori sono in pieno svolgimento e per San Vincenzo la nuova Toti è sicuramente anche un progetto di riqualificazione della frazione. Gli interventi dovrebbero finire entro il 2024, mentre è conclusa la struttura di cemento armato del plesso: al momento la ditta che esegue l’intervento (con un costo di quasi tre milioni di euro) è impegnata nei tramezzi e nell’impiantistica. La nuova Toti sarà su due piani con cinque aule, un atrio d’ingresso che avrà funzione di agorà anche per eventi pubblici e una mensa, pensata per ospitare attività didattiche in base al metodo educativo montessoriano, ovvero "una nuova scuola aperta". La decisione di aprire una scuola montessoriana, una delle poche presenti nell’area metropolitana, è stata condivisa da una comunità locale sempre protagonista e particolarmente attiva per la buona crescita delle nuove generazioni, a partire dalla ormai storica e sempre rinnovata associazione dei genitori, dal mondo della scuola e dalle insegnanti, tutti soggetti convinti dell’importanza non solo di salvare la primaria delle colline, ma anche di farla diventare ancor più un’eccellenza educativa con capacità di attrarre alunni e famiglie in ambito metropolitano. Qualche polemica in più è sorta invece sulla Fermi, la media che sarà costruita al posto del campo sportivo Turri, togliendola dall’attuale sede di via Leoncavallo, nella quale saranno invece realizzate case.
Anche in questo caso i lavori sono cominciati; con la media saranno realizzate anche la nuova scuola di musica, due palestre e un auditorium. Le ruspe sono al lavoro per spianare l’area, con un costo dell’intero intervento di 13,5 milioni di euro (11 dei quali arriveranno grazie al Pnrr). La progettazione preliminare e definitiva della scuola era stata assegnata grazie a un Concorso internazionale indetto nei mesi scorsi dal Comune di Scandicci in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Firenze. La proposta vincitrice è stata quella presentata dalla Rti composta dagli architetti Tommaso Rossi Fioravanti, Elias Terzitta ed Eugenia Bordini, oltre che dagli ingegneri Giuseppe Medeghini e Alessandro Ansaldi.