Firenze, 21 novembre 2024 -Una garanzia per chi vuol trovare lavoro subito dopo la Maturità. Anche quest’anno l’Itis Meucci si conferma una scuola molto professionalizzante. Ne parliamo con la dirigente, Maria Patrizia Bettini.
Qual è il vostro asso nella manica?
«Senza dubbio il nostro carattere innovativo. I docenti portano costantemente all’interno della scuola le novità dal mondo del lavoro. Offriamo una preparazione solida riguardo alle basi culturali, su cui innestiamo un’attenzione costante alle più recenti innovazioni, prima fra tutte l’intelligenza artificiale. Da quest’anno, infatti, siamo una delle 15 scuole a livello nazionale a partecipare alla sperimentazione su questo tema. Siamo già nella fase di formazione dei docenti e puntiamo a integrare queste competenze nel percorso scolastico».
Cosa rende il Meucci così competitivo?
«La qualità del nostro corpo docente, che si aggiorna continuamente, e i nostri laboratori, sempre al passo con i tempi. Grande attenzione viene dedicata alla formazione tecnica, ma anche alle competenze trasversali. Abbiamo anche deciso di rafforzare lo studio delle lingue, perché oggi sono indispensabili in qualsiasi ambito».
Quali sono gli indirizzi principali della scuola?
«Informatica-telecomunicazioni, meccanica-meccatronica-energia, logica e trasporti, elettronica-elettrotecnica e automazione. Molti studenti ci scelgono per diventare periti tecnici: meccanici, elettronici, informatici. Abbiamo un rapporto stretto con le aziende del territorio, come Savino Del Bene, Baker Hughes, Ferrovie dello Stato ed Enel, che offrono ai ragazzi opportunità concrete per mettersi alla prova e apprendere sul campo».
Una scuola con standard elevati. Qual è il vostro approccio con gli studenti?
«Il Meucci è una scuola che richiede serietà, ma siamo accanto ai ragazzi fin dall’inizio. Li seguiamo attentamente e offriamo percorsi di recupero per chi ha difficoltà. Abbiamo attivato un tutoraggio pomeridiano: gli studenti più grandi aiutano i compagni più piccoli, creando un ambiente di collaborazione e sostegno reciproco. Inoltre, grazie ai fondi del Pnrr, riusciamo a offrire percorsi personalizzati e individualizzati».
Avete registrato un aumento delle iscrizioni femminili?
«Sì, e ne siamo molto contenti. Oggi abbiamo 43 ragazze, un dato in crescita».
Progetti futuri?
«Siamo parte della rete nazionale di logistica e continuiamo a sviluppare collaborazioni con le aziende. Inoltre, è prevista una nuova sede, bellissima e moderna, che dovrebbe essere pronta tra cinque anni. Sarà un ulteriore passo avanti per il nostro istituto e per gli studenti che ci sceglieranno».