EMANUELE BALDI
Cronaca

Intervista a Eike Schmidt: "Voglio alberi ad alto fusto e semafori anti-ingorghi. Salute, ambulatori diffusi"

Il candidato civico sostenuto dal centrodestra: "Il decoro riporterà la sicurezza". "Renzi? Io più a sinistra di lui". Ballottaggio. "Contatti? E se non fosse necessario?"

Eike Schmidt

Eike Schmidt

Firenze, 6 giugno 2024 – Schmidt aggeggia allo smartphone. Sbuca una signorina. "Lei è Flora, l’assistente virtuale generata dall’AI, risponde a ogni dubbio dei fiorentini con un’app. Migliorerà la vita a tanti. È molto simpatica, vero?". "Davvero". "Già, peccato lei non mi vota...". Sguardo sornione. E poi ride. Eike spiazza, ribalta. Passa da Aristotele ai pali del tram con una naturalezza superpop e non aspira la ’c’ giusto perché nella natìa Friburgo le ruvide consonanti son faccenda seria da smaltire pur risciacquando per anni i panni in Arno.

Schmidt, domani chiuderà la campagna elettorale davanti al murale di Gramsci in via Canova. O questa?

"Gramsci è una figura perfetta. La cultura dev’essere aperta, guardare in ogni direzione".

D’accordo ma lei, sebbene civico, è pur sempre il candidato sostenuto dal centrodestra

"Appunto, la sinistra si è dimenticata dei deboli. Noi no".

Sono confuso: quindi siete voi quelli di sinistra oggi?

"Beh (ride ndr ) Io faccio mio il pensiero aristotelico della polis , la città-stato, dove c’è un’armonia nel garantire gli interessi economici senza che ci sia mai una differenza marcata tra i ricchi e i poveri. E a Firenze ora c’è. Nel sociale, nella sanità".

La sanità e l’assistenza agli anziani nella città con più capelli bianchi d’Italia è un tema sentitissimo. Eppure voi candidati non ne state parlando tanto. Lei che programmi ha?

"Ho un’idea di città policentrica con una sanità diffusa, con gli ambulatori sempre aperti perché oggi hanno orari troppo ristretti e non va bene. E poi voglio puntare sulla sanità domiciliare. E’ folle che un malato cronico possa soltanto andare fino a Careggi, magari in bus, perché è solo. Perde una giornata, si affatica. Investiamo sugli operatori a casa. Si potrebbe iniziare facendolo fare ai borsisti".

Tramvia. Lei vorrebbe interrarla in alcuni punti. Non le pare un piano ormai infattibile?

"La tramvia così è obsoleta e invasiva, piena di pali".

Pensi a una città tedesca come Firenze, 360mila abitanti: quanto tempo serve in Germania per fare un sistema tramviario completo? Qui s’è iniziato nel 2001 e si finirà nel 2030

"Senz’altro molto meno, ma il problema non si pone perché in Germania ci sono già duemila chilometri di tramvie da anni e con tecnologie molto più moderne delle nostre. E poi quasi dappertutto c’è il ’sistema misto’ di ferro e gomma, almeno per i mezzi di soccorso e i taxi. Qui no. Solo barriere".

La gente chiede di togliere i cantieri, di fare in fretta.

"Eh, si vede. Per una linea ci hanno messo 8 anni...".

La T1 all’Isolotto. Poi un po’ hanno accelera to...

"Mah, qui tutti i grandi progetti hanno ritardi pluridecennali. Guardi la Foster. E dell’aeroporto ne vogliamo parlare?

Parliamone. A proposito: Del Re dice sì alla nuova pista, ma Peretola resti un city airport con Pisa scalo principare per non riempire ancora più la città di turisti. Lei che dice?

"Nuova pista. Subito. E poi non parlerei di city airport ma di business airoport".

Oddio, mi aiuti.

"Già la gran parte dei passeggeri che arrivano a Peretola non sono legati al turismo ma agli affari. Noi dobbiamo sviluppare il Vespucci per aiutare l’economia. Penso alla convegnistica, ideale in bassa stagione".

La pista toglierebbe pure gli aerei dalle teste dei residenti.

"Per questo va realizzata. Per dare risposte ai ’sorvolati di Quaracchi, Peretola, le Piagge’".

A proposito, ma lei che ci fa sempre alle Piagge?

"Direi piuttosto che alle Piagge ne succede sempre una... (ride ndr ). A parte gli scherzi, le condizioni delle case popolari lì sono allucinanti. Ci sono figli che portano a spalla i padri in carrozzina, come Enea che salva Anchise. Sugli alloggi la situazione è disastrosa. Bisogna investirci 8 milioni di euro l’anno. Subito".

Lei sembra di sinistra .

"Sono più di sinistra di Renzi".

Ora lo fa arrabbiare.

"Non ne ha motivo. Non è mai stato comunista".

Funaro disse che le avrebbe dato una cartina della per spiegarle dove sono le periferie.

"Forse lei ce l’aveva ma non c’è mai andata, vista la criminalità e il degrado che io c’ho trovato".

A parte le Piagge quali quartieri ha visto più in sofferenza?

"Sorgane. La zona a sud della stazione centrale, via Palazzuolo. E l’area dell’Astor da dove è scomparsa la piccola Kata".

A proposito, in un post lei tirò in ballo ’Mao’ Bargellini, morto nel 2017. Non fu delicato.

"Io ho solo ricordato un fatto vero, Bargellini era a capo del Movimento di lotta per la casa. Non ho offeso nessuno. So bene che è scomparso anni fa e non c’entra nulla con la vicenda Kata. Ma sua cugina Funaro, con la responsabilità dei servizi sociali in Comune, poteva fare di più in una situazione così grave".

Viabilità. Lei promette: ’Meno traffico’. Come?

"Riorganizzando i flussi. Ci sono ingorghi ovunque, lo smog aumenta. A che serve la tramvia se l’inquinamento resta? Vanno risincronizzati i semafori. A Los Angeles ci sono ’intelligenti’ da vent’anni. Hanno un software che in tempo reale regola i flussi. Facciamolo qui. Sa che ho scoperto un semaforo dove il verde non viene mai?".

Possibile?

"Sì, vicino alla stazione. Uno sta lì e aspetta tutto il giorno...".

Avanti con il verde ma dell’ambiente. Sembra starle a cuore.

"In città c’è un’enorme cementificazione. Il terreno si impermeabilizza, si creano isole di calore. Voglio tanti nuovi alberi ad alto fusto, con belle chiome. Altro che limoni e aranci".

Sicurezza. La lega al decoro .

"La scienza lo dice: dove c’è degrado si delinque. Ripartiamo dalla bellezza per portare legalità come ho fatto io agli Uffizi. Siamo stati i primi a parlare di sicurezza. Ora anche tutti gli altri candidati l’hanno messo nei radar. Mh, tranne uno, forse".

Chi?

"Quello hippie, il professore".

Ah, De Giuli?

"Esatto, lui non le parla".

Già che ci siamo. Un aggettivo per alcuni competitor: Funaro

"E’ una brava persona".

Saccardi.

"Esperta".

Palagi.

"Lui è intelligentissimo".

Del Re.

"Mi sembra la prima della classe. Ma lo dico con stima, eh".

Se lei va al ballottaggio alza il telefono o aspetta che squilli?

"Dipende. Ma perché al telefono. Meglio guardarsi negli occhi. Poi magari non ci sarà neanche bisogno di telefonate...".

Sgarbi disse che il calcio è un’opera d’arte. Quindi anche i gol. Il suo preferito?

"Quello di Batistuta al Camp Nou nel 1997. Vivevo a Firenze già da qualche anno e quel gol e soprattutto l’esultanza furono indimenticabili".

La canzone che le dà la carica

"Quella di Gianni Morandi a Sanremo 2022, soprattutto per il ritornello “Stai andando forte, apri tutte le porte, gioca tutte le carte, fai entrare il sole…".