
Elezioni: alleanze, guerre interne e sfide : "Fossi? Non ci sono motivi per non confermarlo"
Il caos elettorale è ormai una tradizione a Signa, dove da decenni gli schieramenti si mescolano e s’intrecciano in base a logiche che poco hanno a che fare con i partiti nazionali. Le amministrative di giugno, per il momento, non sembrano fare eccezione. Va detto che già le comunali del 2019 erano state frammentate e avevano visto fermarsi al primo turno Matteo Mannelli (Uniti per Signa, civica di centrodestra che univa vari ex Dem), Valentina Quattrone (Prc) e Giorgio Pippucci (civica); mentre nel secondo turno si erano confrontati Vincenzo De Franco per il centrodestra (34,3%) e Giampiero Fossi (foto) per il centrosinistra che aveva poi vinto con il 65,7%. Solitamente chi fa un primo mandato va automaticamente verso la candidatura bis. E Fossi (uno dei pochi sindaci shleiniani di zona) sarebbe in queste condizioni. In teoria. In realtà, da settimane i mal di pancia sono in crescita esponenziale e si rincorrono nomi alternativi. Si parla dell’attuale vicesindaca Marinella Fossi, ma anche dell’assessore uscente di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti (signese doc e la cui figlia è oggi in giunta a Signa) e dell’ex sindaco Alberto Cristianini che nel gruppo Facebook "Abitanti di Signa" ha pubblicato un fotomontaggio del proprio volto sul manifesto dello Zio Sam, con la scritta "Sono pronto a tornare". A domanda diretta però Giorgetti ribadisce che "al momento c’è un sindaco uscente ed è lui il naturale candidato" e Cristianini assicura di aver postato la foto solo per spronare all’unità. Più possibilista Marinella Fossi che dichiara di "dover ancora valutare molti aspetti". Compatto su Fossi il segretario Dem Di Signa, Federico La Placa. "Proprio tenendo conto delle voci di dissenso abbiamo commissionato un sondaggio – dichiara – che ci ha dato buoni risultati. Per noi non ci sono quindi motivi per non riconfermare Giampiero Fossi, che al momento resta l’unico candidato". Si lavora intanto anche negli altri schieramenti, dove il quadro è altrettanto complesso. In arrivo una coalizione trasversale, che potrebbe (senza simboli di partito) raccogliere persone con appartenenze diverse, da Iv alla sinistra, per arrivare a Fdi, Forza Italia, Lega e civiche. A tirare le fila "Uniti per Signa", progetto nato anche grazie a Paolo Bambagioni, ex sindaco di Signa e poi ex consigliere regionale Pd. La ricerca è concentrata su un candidato (o candidata) della società civile. Non è chiaro però se i partiti accetteranno di fondersi in questo "melting pot": in caso contrario Iv potrebbe tornare col Pd; Fi, Lega e Fdi optare per un candidato politico. Entro venerdì prossimo qualche prognosi potrebbe essere sciolta.