Elezioni, nel Pd volano gli stracci. Il segretario liquida Carlà Campa: "È mancata la condivisione"

Tagliaferri ha ribadito di voler portare avanti il tavolo di coalizione con Cinque stelle e Officina 19 non confermando la discesa in campo dell’attuale primo cittadino per un secondo mandato .

Elezioni, nel Pd volano gli stracci. Il segretario liquida Carlà Campa: "È mancata la condivisione"

Elezioni, nel Pd volano gli stracci. Il segretario liquida Carlà Campa: "È mancata la condivisione"

Sabato si è consumata la rottura, da tempo nell’aria, tra il locale segretario del Pd, Francesco Tagliaferri, e il sindaco Filippo Carlà Campa. A sancirla l’assemblea degli iscritti del Pd che, dopo la riunione del direttivo, ha approvato la relazione del segretario che ritira (o meglio "non conferma") l’appoggio alla candidatura del sindaco, e ribadisce di voler portare avanti il tavolo di coalizione con le forze, fino ad ora all’opposizione, Movimento Cinque Stelle e Officina Vicchio 19. Una rottura traumatica, tra l’altro, anche con la consuetudine del Pd, indicata anche nello Statuto, di favorire il secondo mandato degli amministratori. Un’assemblea tesa, durante la quale l’assessore Rebecca Bonanni, in dissenso con la linea del partito, ha annunciato le sue dimissioni dall’assemblea del Pd; dimissioni poi ratificate da una lunga lettera aperta con la quale difende l’operato della Giunta e accusa lo stesso Tagliaferri di puntare al posto di primo cittadino. L’assemblea, ha stabilito di continuare il percorso iniziato con il tavolo di coalizione cui siedono il Partito Democratico ed i gruppi, fino ad ora all’opposizione, Officina Vicchio 19 e Movimento Cinque Stelle. Che prevede, come spiega Tagliaferri, di "discutere di eventuali accordi politici. Poi, se gli esiti saranno positivi, arriveremo a discutere anche di un eventuale candidato". Il segretario guarda anche ai cinque anni trascorsi: "Sicuramente - afferma - c’è stata poca condivisione nei confronti sia del Pd sia del gruppo consiliare. Sono fatti che all’interno delle sedi competenti sono sempre stati discussi. A ottobre abbiamo votato un documento dove si diceva che da allora in poi la condivisione avrebbe dovuto essere massima, e invece per l’annesima volta il Pd è stato delegittimato".

Nicola Di Renzone