SCANDICCI
La schleiniana e ‘l’uomo nero’. E’ bastato solo un contatto tra Claudia Sereni e Giovanni Bellosi, un incontro su possibili punti di congiunzione in vista delle prossime amministrative, per far saltare i nervi (peraltro da tempo a fior di pelle) del centrosinistra a Scandicci. Mentre l’altro possibile candidato Pd, Andrea Giorgi resta in silenzio, sono in molti a porre un occhio critico su questa possibile intesa. Critiche di sostanza relative al fatto che solo si possa anche discutere di temi che segnano una discontinuità netta con il decennio fallaniano: la chiusura della Makarenko, la revisione del progetto dell’ex Cnr; e critiche politiche per questo incontro ‘sacrilego’ tra chi ha il sostegno dell’ala massimalista del Pd e un ex An seppure abbia dato vita a una lista civica e goda del favore di Italia Viva.
Il primo a chiedere una verifica nella futura direzione del 9 febbraio è stato il segretario cittadino, Tommaso Francioli: "In questi mesi – ha detto Francioli – in un lavoro di maggioranza consiliare e di coordinamento con le forze politiche abbiamo sempre messo al centro un dialogo rispetto ad una continuità per l’attuale maggioranza. Oggi prendiamo atto come Pd che Giovanni Bellosi è di fatto, ancora non ufficialmente, l’esponente con cui Italia Viva si presenta nella riflessione rispetto le future elezioni amministrative. Sarà questo uno dei punti della discussione della prossima direzione comunale: conferma della coalizione su base di valori e politiche comuni nel riconoscimento dell’operato di questi anni, e poi capire se il quadro descritto porti o no a primarie. Io coerentemente al mio percorso mi riconoscerò con chi ha lavorato nel rispetto delle azioni, e delle politiche intraprese in questi anni". La valutazione sull’operato di questa amministrazione è aperta, ma Francioli non vuole sentire parlare di discontinuità, soprattutto da candidati che hanno avuto ruoli chiave sia in giunta che nella macchina amministrativa.
Intanto però il popolo della sinistra si è rivolto all’Anpi di Scandicci chiedendo se ritenesse legittimo ‘parlare’ con un ex An. La risposta sui social della sezione cittadina dell’associazione partigiani ha però lasciato di sale gli appellanti: "Anpi è apolitica. Tuttavia in democrazia è lecito cambiare idea, anzi è auspicabile e legittimo. Non cambiò idea Churchill su Mussolini o De Gasperi che non disdegnava il dialogo con l’Urss?". Ringalluzzito dal paragone con Churchill, Bellosi ha rilanciato, non volendo l’etichetta di ‘fascio di ritorno’.
"Chi ha paura dell’uomo nero? – ha scritto sui social – in questi mesi mi sono messo in gioco con le mie idee e la mia storia che non rinnego, ma anche con il mio presente fatto di volontariato per i giovani e di inclusione sociale. Non ho bisogno di patenti politiche o di legittimazione alcuna; piuttosto chi si nasconde dietro la paura dell’uomo nero forse ha problemi a confrontarsi". Nel caos totale, entra a gamba tesa anche Sinistra Italiana che ribadisce di non avere alcun accordo col Pd a Scandicci, visto che in coalizione c’era Sinistra civica ed ecologista. La cosa incredibile è che in città non c’è ancora una candidatura ufficiale, ma la temperatura è già oltre il punto di ebollizione.
Fabrizio Morviducci