Firenze, 20 ottobre 2023 – Un investimento da 750 milioni nei prossimi due anni con la prospettiva di moltiplicare per quattro gli attuali 1500 posti di lavoro in Italia, mille dei quali nel solo polo produttivo di Sesto Fiorentino in cui la multinazionale farmaceutica americana opera dal 1959. Numeri ‘monstre’ quelli annunciati, ieri nel polo produttivo sestese, da Eli Lilly Italia durante l’evento dal titolo dal titolo "This is the Future!" promosso per presentare un nuovo ampliamento dello stabilimento, uno dei più grandi e innovativi per la produzione di farmaci da biotecnologie in Italia con un focus particolare sul diabete.
La massima espansione, però, sarà realizzata a conclusione dei lavori già in corso nell’area dell’ex liceo scientifico Agnoletti dove il polo Lilly si allargherà ulteriormente, garantendo, in particolare, la produzione di nuovi farmaci destinati al trattamento del diabete e dell’obesità. Con i 750 milioni di euro arriva dunque a 1,4 miliardi l’impegno di Lilly in Italia negli ultimi vent’anni a conferma del peso decisamente consistente che l’azienda ha sull’economia nazionale: entro il 2025 infatti si stima che l’azienda contribuirà al Pil italiano con 1,5 miliardi di euro grazie anche all’attivazione di 6mila posti di lavoro con un effetto moltiplicatore sugli oltre 1.500 impiegati dell’azienda nel Paese grazie alle sue attività secondo The European House Ambrosetti.
Presenti all’evento di ieri i più alti vertici della multinazionale, compresi Ilya Yuffa, presidente Eli Lilly International, e Huzur Devletsah, presidente e ad Eli Lilly Italy Hub, e un’ampia rappresentanza del governo con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro della Salute Orazio Schillaci (in videoconferenza) e il sottosegretario alle infrastrutture Tullio Ferrante oltre al vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri.
Soddisfazione condivisa anche dalle istituzioni locali: il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco metropolitano Dario Nardella e il primo cittadino di Sesto e ‘padrone di casa’ Lorenzo Falchi: "La Regione – ha sottolineato Giani – è stata protagonista in questo percorso perché i soldi maggiori li ha messi la Regione, per un progressivo ampliarsi dello stabilimento grazie allo spostamento del liceo Agnoletti, consentendo la nuova linea di produzione". Nardella ha invece ricordato che nell’area della Città metropolitana di Firenze si produce "il 2,3% del Pil italiano".