Elite, il girone che divide: "Le big ci saccheggiano"

Ma Settignanese e Scandicci non ci stanno: "Giusto premiare la qualità"

Elite, il girone che divide: "Le big ci saccheggiano"

Matteo Ermini (Floria)

di Francesco Querusti

FIRENZE

Si accende la discussione su mantenimento o abolizione dei gironi Elite negli Juniores, Allievi e Giovanissimi regionali. Dieci le società regine presenti nelle massime categorie della Toscana: Affrico, Cattolica Virtus, Cecina, Floria, Lastrigiana, Montevarchi, Scandicci, Sestese, Settignanese, Tau Altopascio.

Stefano Rossi, dg del Fiesole: "Ritengo che sarebbe giusto togliere il girone Elite in tutte le giovanili. Troppe categorie e troppe differenze fra i ragazzi in una scala di valori esasperata. Giustissimo lasciare Provinciali e Regionali, con i più bravi che hanno ugualmente la possibilità di mettersi in evidenza e gli altri di giocare nei Provinciali. Nella vita e nello sport le cose semplici premiano sempre. Nei settori giovanili sono contrario alle eccessive pressioni, sia per i risultati che a livello psicologico". Franco Tanini, dg Audace Galluzzo: "Il Galluzzo è favorevole a tornare al vecchio regolamento che prevedeva quattro gironi regionali tutti a pari merito e togliere l’Elite. Le altre società parteciperanno ai campionati provinciali e in caso di promozione ai regionali avranno maggiori possibilità di tenere le squadre integre. Inoltre c’è più equilibrio, con meno stress e sirene di club più quotati, abbassando i toni di un calcio mercato giovanile troppo accentuato".

Luciano Sgai, presidente Fortis Borgo: "Diversi ragazzi vengono portati via dal nostro territorio per andare a disputare l’Elite creando diverse problematiche. Senza l’Elite tutti nei Regionali se la giocano alla pari premiando sempre i migliori con le finali tra le prime e tanti giocatori rimarrebbero nel loro habitat naturale evitando false illusioni".

Matteo Ermini, ds della Floria: "Per noi che ci sia oppure no l’Elite è indifferente, purché non venga fatto un regolamento con prima e seconda fase. Nei Regionali devono esserci campionati unici, come invece avviene giustamente nei Giovanissimi B, categoria ex scuola calcio".

Maurizio Romei, presidente Settignanese: "Il calcio è espressione di qualità e in tale girone si confrontano le migliori della Toscana, attraverso una selezione che parte dal basso. Capisco gli svantaggi per chi rimane fuori e perde i giocatori migliori, ma non ci sono altre soluzioni dopo l’eliminazione del vincolo e la giusta ambizione dei giovani emergenti".

Claudio Davitti, dg Scandicci: "Lo Scandicci ha sempre sostenuto l’aspetto positivo del campionato Elite. Anche nel calcio giovanile c’è la meritocrazia e bisogna evitare risultati spesso troppo eclatanti per il divario dei valori in campo. Giusto premiare chi è più bravo e dare un senso al livello dei ragazzi, abbinandolo ad un aspetto sociale. L’Elite da possibilità di crescere e confrontarsi con chi è di pari valore, concedendo a tutti di esprimersi nelle categorie di riferimento con coetanei di pari età e livello di gioco. I campionati di livello più basso consentono di dare spazio e divertirsi con ampio spazio all’aspetto sociale e far giocare nei tornei in base alle proprie caratteristiche".