Da "Amy and Isabelle" che la rese famosa, all’indimenticabile “Olive Kitteridge“ che le valse il il Premio Pulitzer per la narrativa, ci accompagna da quasi trent’anni con i suoi romanzi che ci raccontano la vita attraverso i suoi personaggi e le sue storie di straordianria intensità.
Elizabeth Strout (nella foto), torna ora con un nuovo libro che riporta all’inizio del 2020, quando sul mondo arriva l’incubo di un nuovo virus letale.
Si intitola "Lucy davanti al mare", l’ultimo suo romanzo, edito da Einaudi, che sarà presentato giovedì alle 19.30 a Palazzo Strozzi, in Sala Ferri, per un’iniziativa che inaugura la collaborazione tra la rassegna dedicata all’editoria "Testo" di Pitti Immagini e il Gabinetto Vieusseux.
Elizabeth Strout interverrà per un conversazioone con Margherita Ghilardi, per parlare di una storia che ha al centro la scrittrice Lucy Barton, il cui primo marito William, da uomo di scienza intuisce subito la catastrofe che sembra spazzar via la vita conosciuta fin o ad allora, con l’arrivo della grande paura che annienta le certezze e scuote le relazioni.
Anche quella antica di due vecchi coniugi che credevano di aver esaurito le sorprese. Ancora una volta tocca far appello all’amore, alle sue forme strane e imperfette, per far sì che il comune dolore anziché allontanare unisca.
O.Mu