Cadaveri in valigia, chiesta la revoca degli arresti della 36enne

I legali: "Assenza di gravi indizi a suo carico"

Elona Kalesha (nel tondo) e i carabinieri fuori dall'abitazione in cui è stata arrestata

Elona Kalesha (nel tondo) e i carabinieri fuori dall'abitazione in cui è stata arrestata

Firenze, 10 maggio 2021 - Hanno presentato istanza di revoca degli arresi gli avvocati di Elona Kalesha, la 36enne di origine albanese detenuta da dicembre a Sollicciano per il duplice omicidio dei coniugi Shpetim e Tauta Pasho, i genitori dell'ex fidanzato Taulant Pasho scomparsi a Firenze nel 2015 e i cui resti sono stati ritrovati lo scorso dicembre in quattro valigie abbandonate in una striscia di campo fra il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno. I legali della donna, avvocati Antonio D'Orzi e Federico Febbo, hanno chiesto al gip Angelo Pezzuti di revocare la misura delle custodia cautelare in carcere, o in alternativa di sottoporre la loro assistita alla misura degli arresti domiciliari. L'istanza di revoca, sostengono i difensori, è stata avanzata vista l'assenza di un grave quadro indiziario a carico della donna. In particolare, nella richiesta si fa notare come il Dna della 36enne non sia stato trovato sulle maniglie delle valigie dove erano stati nascosti i cadaveri dei Pasho.