REDAZIONE FIRENZE

Emergenza sangue Famiglie si mobilitano

La storia dei Carli che hanno subito rispost all’appello e si sono recat al centro trasfusionale

Il paradosso è drammatico: la scienza medica progredisce e può salvare sempre più vite, ma se manca il sangue tutto diventa inutile. Sono giorni questi i cui si rinnovano gli appelli a donare. Anche sul nostro territorio. Il gruppo Fratres di Fucecchio sta dando un importante contributo con i donatori che rispondono alla richiesta. Famiglie intere. "Nel nostro gruppo ci sono diverse famiglie di donatori, segno evidente che la cultura del dono si radica tra genitori e figli – si legge in una nota -. Vogliamo evidenziare la famiglia di Fabrizio Carli che tra lui, la moglie Roberta ed i due figli Gregorio e Riccardo Federico hanno raggiunto, al momento, ben 379 donazioni di sangue ed emocomponenti. Veramente un esempio da seguire anche per coloro che ancora non hanno riflettuto sulla importanza che ha la donazione del sangue. Grazie per la vostra opera di generosità". Un’altra bella storia, questa, da evidenziare perché anche la solidarietà può essere contagiosa e spingere altre persone ad avvicinarsi alla donazione, o donatori a recarsi al centro trasfusionale. Prima di andare in vacanza anche Barbara – si legge in un post del gruppo – ha voluto donare, per la prima volta, il proprio sangue al Centro Trasfusionale di Fucecchio. Negli stessi giorni - come avevamo già raccontato - un’altra famiglia intera aveva fatto il loro dono. In quel caso erano stati Giuseppe, Ilaria e Loris, a compiere il loro ormai consueto gesto di generosità. Una bella famiglia che complessivamente ha donato ben 292 unità di sangue ed emocomponenti. Giuseppe è vicino alla 250esima donazione. L’emergenza sangue è a livelli importanti. E sul nostro territorio è scattata nel mese di giugno. Da qui la mobilitazione per invitare il maggior numero di persone a donare comunicando la cultura del dono, anche raccontando storie importanti come quelle di queste famiglie: un lavoro capillare svolto con l’obiettivo di aiutare le persone anche a sconfiggere i timori sull’andare a donare in tempo di pandemia.