Carlo Casini
Cronaca

Emergenze, arriva il nuovo sistema di allerta

La Toscana prima regione per la sperimentazione. Il 28 giugno un messaggio di prova sugli smartphone della Toscana. I cittadini sono invitati a compilare il questionario per mettere a punto il sistema

La presentazione del nuovo sistema di allarme in tempo reale IT- Alert. Monia Monni e Giovanni Massini

Firenze, 26 giugno 2023 - Per ora sarà solo un test, il messaggio del Dipartimento nazionale di Protezione civile che arriverà mercoledì 28 giugno a mezzogiorno a tutti gli smartphone presenti sul territorio toscano.

Ma, finita la fase sperimentale, dal 13 febbraio 2024, se darà i risultati tecnici attesi, diventerà il più potente strumento di allerta in caso di catastrofi: è il sistema di allarme pubblico It-Alert, per il quale la Toscana è stata scelta come prima regione di prova su larga scala, dopo un positivo esperimento di portata microlocale sull’Isola di Vulcano nelle Eolie – simulando l’emergenza per un’eruzione – e in provincia di Reggio Calabria  – in questo caso ipotizzando un terremoto nello Stretto di Messina –. Non c’è da compiere alcuna azione per ricevere le notifica né scaricare app.

Così, domani a tutti gli smartphone  (ma non ai vecchi cellulari gsm, per i quali non è ancora tecnicamente possibile, basandosi sullo strumento sullo standard Common allerting protocol) agganciati alle celle telefoniche presenti sul territorio toscano, arriverà una notifica push che sarà solamente una prova tecnica e per la quale non ci sarà assolutamente da allarmarsi.

Il messaggio sarà accompagnato da un avviso acustico anche se si è senza suoneria e il telefono si illuminerà; unico inconveniente, se si sta effettuando una telefonata, cadrà la chiamata, proprio per dare priorità al sistema che in futuro darà immediata informazione di una calamità, avvisando in tempo reale di maremoti, crolli di dighe, alluvioni, piogge intense, incidenti gravi e pericolosi per la popolazione (per esempio che comportano rischio di inquinamento chimico, biologico o nucleare) e altro, raccomandando al contempo cosa fare e come comportarsi per salvarsi. Non avviserà invece dei terremoti, eventi imprevedibili. La notifica sarà ricevuta da tutti i cellulari che fanno roaming sulle celle toscane e non solo quelli dei residenti, quindi anche dai telefoni di turisti, pendolari e chi a vario titolo si dovesse trovare nella regione.

Questo primo messaggio di prova inviterà anche a compilare un questionario sul sito www.it-allert.it che, invita l’assessora alla Protezione civile Monia Monni, "chiediamo di compilare a tutti perché servirà per mettere a punto il sistema". "Se anche non vi arriva il messaggio, compilate ugualmente il questionario, perché saperlo è per noi importante", aggiunge. Quando lo strumento entrerà in funzione spiega ancora Monni "sarà utilizzato sono in caso di eventi catastrofici prevedibili. Un’informazione tempestiva, massimamente diffusa e la consapevolezza dei corretti comportamenti da tenere può salvare la vita di molti" e prega "la massima diffusione della notizia del messaggio di test, affinché non ci si preoccupi". Nessuna preoccupazione neppure per la privacy, perché l’aggancio del telefono è totalmente anonimo.

Dopo il primo test toscano, ne seguiranno entro l’autunno altri che coinvolgeranno Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia Romagna.

La Protezione civile spiega il direttore toscano Giovanni Massini, "ha informato tutti i soggetti dalle università alle prefetture,gli ospedali, le direzioni regionali, ai comuni di quello che sarà il messaggio It-Allert che arriverà dopodomani"; "successivamente insieme al dipartimento, verificherà quali sono le migliorie da apportare al sistema". "Sarebbe tecnicamente possibile anche una differenziazione geografica", puntualizza il direttore, ma "per il momento, le linee guida del dipartimento, non le prevedono di mandare un messaggio su aree limitate se non per situazioni particolari come il maremoto".

It-Allert serve a far arrivare un’informazione il più possibile estesa. L’invito della Protezione civile alle persone vicine a chi non ha uno smartphone, quando il sistema sarà a regime, è quindi di informare chi non ha lo smartphone, quindi soprattutto gli anziani.