Firenze, 3 dicembre 2016 - Gli abitanti di piazzale Donatello sono sull'orlo di una crisi di nervi e chiedono interventi immediati per riportare alla legalità "lo stabile che da una settimana è stato occupato". L'ennesima occupazione, solo uno dei 60 edifici occupati a Firenze.
Sono oltre una ventina infatti le famiglie, circa settanta persone con trenta bambini che da qualche giorno vivono nello stabile in viale Segni, un immobile di proprietà del Ministero comprato da poco all'asta da una società di imprenditori dopo oltre dieci anni di abbandono. Nell’edificio si troverebbero cittadini marocchini, nigeriani, eritrei e rumeni ma anche molti italiani, una bella fetta del gruppo.
Molti degli occupanti, coordinati dal Movimento lotta per la casa, farebbero parte di coloro che erano stati sgomberati pochi giorni fa da una palazzina di via Costantino Nigra, tra via Quintino Sella e lungarno Colombo.
«Si tratta di persone sotto sfratto o senza casa, alcuni sono stati completamente abbandonati dalle istituzioni» spiega Lorenzo Bargellini, leader del Movimento. «Da mesi - prosegue - denunciamo la mancanza di una risposta all'emergenza abitativa, non ci divertiamo mica così. Eppoi quello in viale Segni era un edificio pubblico, tra l'altro disabitato da otto anni e finito ingiustamente nelle mani dei privati: assurda questa speculazione sulle spalle della povera gente».
Intanto gli abitanti, che hanno accolto con sospetto e diffidenza i nuovi 'vicini di casa', chiedono risposte immediate: «Non possono vivere in queste condizioni e senza nemmeno i requisiti minimi di sicurezza, se succede qualcosa ne facciamo le spese tutti». Un'occupazione molto discussa sia per l'eleganza del quartiere sia per la posizione: strategica, a due passi da uffici, studi, scuole. Così il salotto buono fiorentino preferisce chiudere le finestre e stringere i denti di fronte alle decine di materassi che vengono scaricati e portati all'interno, le pile di coperte, la luce dei fornelli accesi, del bucato steso nell'atrio e della cartaigienica che finisce «tra le foglie inseme a tutti gli altri rifiuti: bottiglie, scatolette, vestiti».
«Le occupazioni sono una vergogna per Firenze – attacca Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia e vicepresidente del Consiglio regionale -. E' intollerabile che una città come la nostra viva situazioni come questa: a Firenze ci sono oltre 60 edifici, tra pubblici e privati, occupati abusivamente. Un dato inquietante e inaccettabile che dimostra come la falsa accoglienza messa in atto dal centrosinistra fino ad oggi abbia portato solo degrado e illegalità, senza rispondere in maniera alcuna all'emergenza abitativa. Gli edifici occupati, a cominciare dalla palazzina di viale Segni, vanno sgomberati subito, basta con il buonismo di facciata».