Campi Bisenzio (Firenze), 25 agosto 2022 - E' passato un anno dalla morte di Enzo Galli: era il 25 agosto quando l'uomo, 44 anni, cessò di vivere a Careggi dopo tre mesi e mezzo di lotta contro il Covid. “Un anno con tante domande ancora senza risposta”, dice Simonetta Filippini, la moglie.
La vicenda
La coppia di Campi Bisenzio, come molti ricorderanno, in primavera si era recata in India per adottare Mariam Gemma, tre anni, ma al momento di rientrare Simonetta risultò positiva al Covid. Era il 27 aprile e per la famiglia fu impossibile prendere l'aereo. Enzo e la bimba rimasero chiusi in hotel, Simonetta ricoverata nell'ospedale indiano. Furono giorni frenetici di contatti con l'Ambasciata, la Farnesina, appelli sui giornali e in televisione ma poteva essere offerta loro solo l'assistenza sul posto, non il rientro con un volo militare o sanitario.
L'avvocato Elena Rondelli di Prato, amica della coppia, insieme ai tanti amici che gravitavano nell'ambiente della Diocesi di Firenze e di Prato, riuscirono in pochi giorni a raccogliere denaro tramite offerte e prestiti (con donazioni arrivate persino dall'estero), per 137.000 euro per pagare un volo sanitario privato. L'8 maggio l'aereo atterrò a Pisa ma sia Enzo sia la bambina risultarono positivi al Covid: le loro strade si divisero quella sera e non si sarebbero più rivisti.
Un anno pieno di amore
“E' stato un anno pieno di pensieri e di tanto amore – racconta Simonetta - e siamo senza risposta da uno Stato che ci ha lasciati partire per una adozione internazionale, ben conoscendo lo stato pandemico dell'India (ma sconosciuto a noi italiani) e una volta arrivati ci ha abbandonati. Ancora oggi questo significa che in Italia c'è una normativa sull’adozione che non funziona: non tutela i piccoli ma neppure i genitori desiderosi di dare una famiglia e una vita dignitosa ai propri figli “di cuore” che li attendono in ogni parte del mondo. Siamo in uno Stato pronto, giustamente, a partire per aiutare per le guerre o qualsivoglia azione umanitaria ma che non si è mosso di un solo centimetro per riportare in Italia i suoi cittadini, allontanati dall’ambasciata durante una pandemia mondiale e riusciti a tornare in patria solo e dico solo, grazie al cuore di tanta gente e a mio marito che ha speso tutto l’amore e la vita per noi”.
Il battesimo
Mariam Gemma oggi è figlia a tutti gli effetti di Simonetta ed Enzo, anche se l'iter burocratico non è stato facile. La bambina a settembre inizierà l'asilo ed ha trascorso questo anno a Campi facendo conoscenza dei cugini, degli altri bambini ai giardini e circondata dall'affetto di tutti i nonni e degli zii. Non è stato un anno facile perché la burocrazia ha messo a dura prova Simonetta ma l'8 dicembre 2021 Mariam Gemma è stata battezzata nella chiesa di San Cresci, proprio il giorno dell'Immacolata.
Simonetta ed Enzo avevano già immaginato il battesimo della loro bambina attesa da tanti anni e nella lettera distribuita in chiesa hanno spiegato a due voci, anche se Enzo non c'era più, il perché: “Desideriamo dirti perché l'abbiamo fatto. Non è per importi una scelta che ti abbiamo fatta battezzare ma per aprire davanti a te un cammino di libertà che domani potrai liberamente scegliere di fare tuo. Abbiamo voluto darti ciò che avevamo di meglio. Sì amore nostro, abbiamo voluto battezzarti in Cristo perché tu diventi una donna libera e responsabile in questo mondo a volte un po folle”.
Enzo studiava per diventare diacono
Enzo, oltre al lavoro di geometra in una società di telecomunicazioni, studiava per diventare diacono, un cammino di fede al quale teneva molto e la coppia da anni era impegnata nei gruppi famiglia della Diocesi di Firenze e nella chiesa di Sant'Agostino a Prato: per questo erano molto conosciuti e apprezzati e ora Simonetta porta avanti da sola questo compito.
“Ricordo in ospedale – prosegue Simonetta – quando Enzo tramite videochiamate faceva il gesto di carezzare il mio volto: credo che non dovremmo fare cadere nel nulla questo grido di amore e tenerezza che viene solo da un cuore innamorato di Dio. Enzo ha servito e amato la sua famiglia nel silenzio e nell’umiltà ma con una forza immensa, la forza dell’amore. Oggi ricordando con sua figlia la sua salita al cielo posso solo dire che di tutto solo l’amore resta. Nel cuore ho ancora la disperazione di uno sposo e di un padre che ha donato la vita cercando l’aiuto da ogni parte pur di riportare in salvo la propria figlia e la propria moglie”.
I video appelli di Enzo Galli, infatti, fecero il giro delle televisioni e la loro storia suscitò molto clamore e tanta commozione, soprattutto per l'epilogo finale che nessuno avrebbe immaginato in questo modo. Oggi alle 18 sarà celebrata una messa in ricordo di Enzo nella chiesa di San Cresci e alle 21,30 ci sarà una veglia alla chiesa di San Martino.