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Cronaca

Eros Ramazzotti e il malore della fan, cosa è successo davvero? “Nel video verità parziale”

“Dieci minuti dopo e la signora era morta”. Ha generato una forte polemica la frase del cantante ai soccorritori al concerto del 4 aprile. Il presidente della Croce Rossa di Firenze: “Le sue parole hanno assunto un tono aggressivo che forse non c’era. Ora un messaggio di distensione”

Eros Ramazzotti al concerto del 4 aprile a Firenze

Eros Ramazzotti al concerto del 4 aprile a Firenze

Firenze, 10 aprile 2023 - C’ero anche io il 4 aprile, al Mandela Forum, al concerto di Eros Ramazzotti a Firenze. Resto sinceramente stupita del clamore generato dal video, parziale, diffuso sul web. Verso metà concerto, una signora che seguiva l’atteso evento proprio sotto il palco, nella calca, ha accusato un lieve malore. Eros per primo se n’è accorto e ha interrotto il concerto. Si è rivolto alla signora per capire meglio cosa avesse, è andato verso uno dei suoi musicisti ed ha preso una bottiglietta d’acqua per offrirla alla fan in difficoltà. L’interruzione è durata pochi minuti. Tutti hanno capito che grazie al cielo non era niente di grave. Ramazzotti, vedendo la signora star subito meglio, ha dunque ripreso a cantare di fronte al Mandela al gran completo.

Dopo qualche minuto ho visto arrivare i soccorritori. Anche io mi trovavo sotto il palco, ma lateralmente. È da quel momento che - complice il video diventato virale, - si è scatenata la bufera. Eros, alla vista dei soccorritori, si è nuovamente interrotto. Ed ha pronunciato la frase che ha scatenato la rabbia. “Se arrivavate dieci minuti dopo, la signora era già morta”. Parole dette col sorriso, per fare una battuta sicuramente non venuta benissimo. Sia io che le persone insieme a me non abbiamo percepito alcun tono offensivo da parte della star della musica italiana. La signora si era ripresa ed Eros aveva proprio voglia di smorzare la tensione. Infatti è sceso dal palco per tornare da lei, per un abbraccio ed un bacio. E mentre altre fan gridavano “Mi sento male anch’io!” per ottenere un bacio dal loro idolo (ribadisco che era chiarissima la situazione di non pericolo per la signora, che ho visto con i miei occhi parlare serenamente coi volontari a fine concerto, nda.), Ramazzotti sempre col sorriso - sollevato per il falso allarme, - è ripartito con la musica.

“Probabilmente - dice il presidente del comitato fiorentino della Cri, Lorenzo Andreoni che aveva paventato vie legali - estrapolando il frame del video dal contesto la frase assume un tono aggressivo che forse non c’era. Per quanto ci riguarda, noi non cerchiamo lo scontro, ma vogliamo solo tutelare il nostro personale sanitario. Gradiremmo da parte di Ramazzotti un messaggio di distensione. Quando siamo intervenuti, non potevamo certo sapere che non fosse un caso grave. Abbiamo dei rigidi protocolli da seguire e da 15 anni facciamo un ottimo servizio di assistenza al Mandela Forum. Abbiamo anche soccorso Ennio Morricone durante il suo ultimo concerto a Firenze. Non metto in dubbio il tono scherzoso da parte del cantante che hanno percepito i suoi fan, ma i nostri volontari ci sono rimasti un po’ male. Certe frasi non devono essere pronunciate da chi ha un forte potere mediatico”. “La prima squadra - racconta Andreoni, - è intervenuta nel tempo standard. La seconda, in supporto, ci ha messo un po’ di più perché ha dovuto farsi strada tra il pubblico. La signora per fortuna non ha avuto bisogno di alcun intervento sanitario. Ma quando i volontari sono arrivati non potevano certo saperlo. Lo diciamo sempre che la violenza verbale nei confronti degli operatori sanitari è inaccettabile. C’è invece chi li aggredisce se ritardano alcuni minuti per colpa del traffico”.