Firenze, 5 gennaio 2025 – Fino agli anni ’60 oggi, nel giorno dell’Epifania, si poteva assistere a un gesto che potrebbe sembrare davvero strano ai nostri giorni: gli automobilisti si accostavano ai Vigili che, posizionati su delle pedane al centro degli incroci, dirigevano il traffico con ampi gesti evidenziati dai caratteristici “maniconi bianchi". E gli lasciavano dei doni: generalmente erano dolci, bottiglie e fiaschi di vino o di olio. Regali che poi finivano alla mensa dei poveri. Era il 1933 quando i Vigili Urbani, diventati 300, ricevettero per la prima volta nel giorno dell’Epifania la "Befana del Vigile Urbano”. La tradizione scomparirà gradualmente negli anni ’60, con la diffusione dei semafori che subentrarono ai Vigili nella gestione del traffico, per poi tornare a rivivere dal 1996 grazie alla collaborazione con il Camet Club Auto e Moto d’Epoca Toscano. Qualche curiosità sulla Polizia Municipale di Firenze. Il "Corpo delle Guardie di Polizia Municipale" in città nacque nel 1854 (compie quest’anno 171 anni) per integrare i compiti dei Pompieri. Inizialmente le guardie in organico erano 20, dovevano essere celibi e alti almeno 1,66 mt. Dal 1863 il corpo prese il nome di "Guardie di Città" e i suoi membri indossavano un cappello a lucerna. Nel 1890 venne attuata una nuova riorganizzazione del Corpo delle guardie municipali che assunsero la denominazione di “Guardie Comunali” arrivando per la prima volta ad un organico di 200 unità. Nel 1910 fu creata la cosiddetta “Squadra Volante”, formata da 11 agenti scelti e da un graduato che svolgevano il servizio in bicicletta, in grado di coprire una vasta zona, ovvero tutto il territorio comunale, di recente ampliato con l’annessione delle frazioni di Settignano, Careggi e Rovezzano. Nel 1914 finalmente nasce il corpo dei "Vigili Urbani" che, pochi anni dopo, sostituiscono la vecchia sciabola in dotazione con un corto bastone da utilizzare per dirigere la circolazione veicolare. Nei primi anni Trenta fu creata la squadra dei motociclisti, che divenne il fiore all’occhiello della Polizia Municipale di Firenze. I motociclisti si esibivano in prove di abilità alla guida al Campo degli Assi Giglio Rosso. A partire dal 1978 la selezione al corpo dei Vigili Urbani (poi divenuta Polizia Municipale) è aperta anche alle donne. Attualmente il numero delle agenti donna ha superato quello del personale maschile. Quanto alla “Befana del Vigile Urbano” rivive oggi grazie al Camet ed è un evento ormai entrato nella tradizione fiorentina, che s ripete ogni anno grazie alla collaborazione della Polizia Municipale, le Istituzioni della Città e della Regione. Nell’ormai lontano 1996 è stato il Camet la prima associazione di appassionati di antichi motori ad organizzare nel giorno della Befana la rievocazione della consuetudine, ormai abbandonata da decenni, degli automobilisti di lasciare dei regali sui cilindroni da dove i Vigili Urbani regolavano il traffico. Un cortese atto di riconoscenza verso chi vigilava sulla circolazione e sulla sicurezza in città. Oggi si rinnova dunque la tradizionale sfilata di auto d'epoca nel centro di Firenze con l’arrivo della Befana su una moto centenaria, l’esposizione e la consegna di doni in Piazza Santa Maria Novella insieme alle moto del Corpo della Polizia Municipale. La manifestazione inizierà alla 9.30 con il raduno delle auto d’epoca nel piazzale delle Cascine La carovana di auto partirà alle 10.30, sfilando in parata nelle vie del Centro Città e raggiungere Piazza Santa Maria Novella verso le 11.30. All’ingresso della piazza, sarà presente una postazione con un “Vigile Urbano” che, sul “cilindrone” e la divisa dell’epoca, riceverà i pacchi alimentari consegnati dalle auto partecipanti, come ricordo della tradizione della “Befana del Vigile Urbano”. I pacchi alimentari verranno poi consegnati alle associazioni di pubblica assistenza che provvederanno a distribuirli alle famiglie meno fortunate. Verso mezzogiorno arriverà la Befana che, sotto il gazebo del Camet, distribuirà doni ai bambini presenti assieme alle Istituzioni della Città, della Regione e i rappresentanti del Corpo della Polizia Municipale. Le auto e moto d'epoca resteranno esposte in Piazza Santa Maria Novella fino alle 13.30. Ingresso libero.
Nasce oggi
Adriano Celentano nato il 6 gennaio del 1938 a Milano. Il luogo di nascita di Celentano è uno degli indirizzi più famosi della musica italiana: Milano (6 gennaio 1938), via Gluck 14. Proprio lì "dove c'era l'erba ora c'è una città". C'è un'altra data fondamentale nella storia di uno dei protagonisti assoluti della cultura popolare del nostro Paese: il 18 maggio 1957. Figlio di immigrati pugliesi, Adriano aveva fatto diversi mestieri prima di diventare un orologiaio. Il suo passatempo preferito era imitare Jerry Lewis (aveva anche vinto un concorso di imitatori) ed era rimasto folgorato da un 45 giri che gli aveva regalato la mamma, Giuditta Giuva. Era "Rock Around The Clock" di Bill Haley e aveva inoculato nel ragazzo della via Gluck il virus di quella musica rivoluzionaria. In quel giorno di maggio di oltre 60 anni fa, al Palazzo del Ghiaccio di Milano, fu organizzato il primo festival del rock'n'roll. Celentano partecipa con i Rock Boys: suonano "Ciao ti dirò" e il cantante vince il concorso e il suo primo contratto discografico. Nel 1959 la carriera decolla grazie a "Il tuo bacio è come un rock", un successo clamoroso che diventa presto un musicarello. Celentano sconvolge il mondo della canzone italiana: ha una contagiosa vis comica, canta come un apostolo del primo rock'n'roll e si muove in un modo mai visto. Nasce il mito del "molleggiato". In una sua gag nel film ‘Il Burbero’ pronuncia questa frase: “Nella vita c'è chi sa e chi non sa. Io sa.”