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Via Alamanni choc. Il 'buco' di eroina è in pieno giorno

Immagini ‘forti’ catturate da un telefono raccontano di un nuovo girone del degrado. Ci si droga in mezzo ai passanti. Spacciatori sempre più sfrontati

Droga

Firenze, 24 dicembre 2019 -  Si buca in strada due volte nel giro di un’ora. Via Alamanni, il tratto di strada che abbraccia la stazione con il suo via vai di valigie. E’ da poco passata l’ora di pranzo, nel cuore della città, passano turisti con trolley rumorosi, coppie, bambini appena usciti da scuola. Anche alcuni ciclisti. In piedi c’è un uomo, ha una siringa conficcata nel braccio. Un’iniezione, molto probabilmente di eroina, appena effettuata. La preparazione è veloce, le sue mani sembrano esperte. Roba di pochi secondi. Il tempo di trovare la vena. E poi il buco, sotto gli occhi di tutti. La scena è stata ripresa da un telefonino. E le immagini sono molto forti. Accanto a lui c’è una ragazza, lo guarda. Subito dopo si scopre il collo e cerca una vena per l’ago. Passano i turisti, alcuni commercianti e persone che lavorano negli uffici della zona. E ci sono alcuni operai. Guardano e si voltano. Impietriti girano lo sguardo.  

«Il sindaco Nardella – attacca Alessandro Draghi, capogruppo Fratelli d’Italia in Palazzo Vecchio – si lamenta della discarica a cielo aperto, dei cestini stracolmi e delle cartacce dentro la stazione. Fuori invece? Fuori, nella vita reale, nella città vissuta dai residenti, dai turisti, dalle centinaia di pendolari, c’è gente che, in pieno giorno, si buca. Davanti alle poste, a due passi dalla stazione. Il ragazzo ripreso dal video, era uno degli inquilini della stanza del buco, quella che costeggia il fossato della Fortezza da Basso. Ora lui e i suoi compagni, da alcuni mesi, si sono spinti a fare di più. D’altra parte, perché nascondersi alla Fortezza quando si può acquistare in stazione e consumare direttamente lì...". Nella zona della stazione, nonostante i pattugliamenti continui, il mercato dello spaccio si ostina a non chiudere. Non si fa in tempo a lasciare il binario che il pusher di turno si avvicina e ti sventola la dose sotto il naso. "Erba? Ero? Quanta ne vuoi", la domanda è sempre la stessa. Ma chi la fa è sempre più sfacciato. E’ come se si sentissero impuniti, raccontano i commercianti della zona. Quando si allontanano i poliziotti, tornano alla carica. Fatta la legge, trovato l’inganno.  

Rossella Conte © RIPRODUZIONE RISERVATA