Elettra Gullè
Cronaca

Maturità a Firenze: guerra fredda, intelligenza artificiale, Ungaretti. Gli studenti promuovono le tracce

“Ci è andata sicuramente meglio rispetto ad un anno fa”, ammettono. La notte prima degli esami? “Tutti insieme a cantare per scacciare l’ansia”

Firenze, 19 giugno 2024 - “Com’è andata? Sicuramente meglio di un anno fa. Siamo stati più fortunati”. Non hanno alcun dubbio i maturandi che incontriamo appena escono dalla prima prova.

Se gli studenti di quinta del 2023 si trovarono di fronte Moravia e Quasimodo, quest’anno è stata la volta di Pirandello e di Ungaretti. “Decisamente più fattibili”, il commento unanime. Ma almeno allo scientifico Leonardo Da Vinci gli studenti hanno perlopiù optato per la traccia sull’equilibrio del terrore nella guerra fredda. “Avrei fatto volentieri anche Ungaretti, ma poi ho preferito parlare del nucleare e di quanto la ‘paura’ sia un elemento importante nei rapporti diplomatici. Purtroppo, oggi siamo condizionati dalle minacce di possibili conflitti, pertanto l’attualità di questa traccia mi è piaciuta”, dice Elena Faggioli. Nessun rito scaramantico, “ma stamani l’ansia si è fatta sentire”, ammette la giovane, che una volta archiviata la Maturità studierà Fisica. Sogno nel cassetto? “Ricercatrice di fisica delle particelle. Vorrei rimanere in Italia, ma se la situazione lavorativa nel mio Paese resterà incerta opterò anche io per l’estero”, allarga le braccia.

Oscar Piciocchi, anche lui dello scientifico Da Vinci, è invece incerto se iscriversi a Scienze della nutrizione oppure a Biologia. “Per ora mi sento tranquillo, ma l’osso duro arriverà domani, con la prova di matematica…”, incrocia le dita Oscar. Ma quante ore al giorno studiano gli studenti impegnati nella Maturità? Qualcuno ci ha risposto due-tre ore, mentre altri sei, sette, addirittura dieci. E la notte prima degli esami? “Tutti noi maturandi del Da Vinci ci siamo ritrovati al giardino davanti al liceo - racconta Ahmed Assan - Abbiamo cantato e ci siamo un po’ rilassati. Dopo l’esame proverò il test per Medicina. Poi, mi merito una bella vacanza a Mykonos con i miei amici”.

Lapo Milani ha invece scelto la traccia sul vecchio diario e i nuovi social. “Non ne ho mai tenuto uno, ma credo sia una buona valvola di sfogo - osserva il ragazzo -. Quanto ai social, in quel caso è molto più difficile parlare di sé. Sono una cosa completamente diversa rispetto ad un diario”.

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Contrariamente a quanto si possa pensare, almeno gli studenti che abbiamo incrociato si interessano di politica e per niente al mondo perderanno l’appuntamento col ballottaggio. “Certo che andremo alle urne. Abbiamo seguito la campagna elettorale cittadina e abbiamo le idee ben chiare”, ci hanno assicurato. Dallo scientifico al classico. Marta Barbarossa frequenta il liceo musicale Dante e vuole sfatare un mito: “Non è vero che intorno alla maturità ci sia tutta questa ansia… In fondo, la prova di stamani è un normale tema! Ieri sera sono andata a letto tranquillamente, dopo aver guardato un film. Il mio futuro? La scuola di musica di Fiesole e Psicologia”. “Pensavo peggio - le prime parole che dice Anna Amadori, appena uscita dal classico Michelangelo -. Mi preoccupa abbastanza la prova di greco. E non sono la sola a dirlo…”.

Irene Mostarda del Michelangelo, sorridente, racconta di aver scelto “la traccia su Ungaretti, dunque l'analisi del testo”. "Sono felice - prosegue, - perché l'ho sognato stanotte. Mi è sembrata una traccia interessante, anche perché dava la possibilità di fare anche riflessioni sulla guerra”. L'adrenalina cala per qualche ora ma la Maturità non è finita. “Solitamente sono molto ansiosa, invece la notte prima degli esami l'ho passata bene - aggiunge la ragazza -. Ho più ansia per l'orale ma spero che vada bene. E poi penserò al mio futuro: vorrei fare psicologia, perchè in questi anni mi sono appassionata a questo tema”.

Tra gli studenti del Michelangelo c'è anche Enrico Dancygier: “Ho scelto il brano di Giuseppe Galasso che analizza il concetto di guerra fredda. Era quella che mi ispirava di più anche se gli spunti su Ungaretti e Pirandello erano entrambi interessanti. Se ho avuto paura? Sinceramente no. Sono in una fase di atarassia, sono molto tranquillo”.

Frequenta invece il classico Galileo Olmo Fantini: “Ho scelto la traccia su Pirandello - racconta -. Ho potuto scrivere di tecnologia e di intelligenza artificiale. C’era un buon spunto per riflettere sul rapporto uomo progresso. Viaggio di maturità? No, è difficile organizzare le esigenze di 25 persone. Però abbiamo fatto una bella gita insieme e questo ce lo porteremo sempre con noi”.