
Ilaria Masotti con alcune delle calzature prodotte dalla sua storica azienda
Scandicci, 3 agosto 2023 - Le scarpe di corda? Nascono nella piana di Scandicci le ‘espadrillas’ nostrane, realizzate fin dagli anni ’30 del secolo scorso nel distretto della paglia, dove le donne intrecciavano la materia prima per i grandi cappellifici di Signa fin dall’Ottocento. La scarpa fu un primo tentativo di diversificare. Ne nacque un mini distretto calzaturiero che si gemellava con quello più importante di Malmantile. Oggi sul fronte scandiccese è rimasta un’unica azienda storica, nata in quel periodo e cresciuta negli anni. Il capostipite Ettore Masotti fondò l’azienda nel 1937. Da allora la guida è rimasta nelle mani della famiglia. Una guida in rosa, visto che oggi è la figlia Ilaria a tenere saldamente in mano le redini aziendali. Una storia di impresa tutta made in Italy.
Le scarpe di corda intrecciata, o rivestite in treccia di paglia come abbellimento, nate come risposta autarchica all’uso del cuoio, dopo la Seconda guerra mondiale diventarono un capo di moda, soprattutto d’estate. E quel binomio non si è mai più scisso.
Nel distretto della moda e della pelletteria di lusso, oggi ha posto anche questa piccola eccellenza, che dialoga con i grandi brand e propone un ‘fatto a mano’ di altissima gamma. "E’ stata mia mamma Maria Pia – racconta Ilaria Masotti – a guidare con attenzione la nostra azienda di famiglia. E’ ancora attiva in azienda, e ci chiede tutti i giorni di spingere sulla qualità come unica arma per andare avanti e crescere. Le nostre scarpe nascevano con prodotti sostenibili come la corda e la raffia, poi nel tempo si sono aggiunti anche i pellami. Ma come abbiamo visto nel corso degli anni, anche i materiali più umili, se trattati con qualità e capacità creativa, possono diventare di tendenza e iconici". E su questo c’è il valore aggiunto della Toscana, di un distretto di eccellenza dove la creatività si fonde all’artigianalità da sempre.
"La famiglia – aggiunge Ilaria Masotti – per noi è stato il luogo dove tutto ha avuto inizio. Per questo ritengo che ogni nostro progetto non possa non cominciare proprio in famiglia, che per noi significa tradizione nel lavoro e passaggio tra generazioni".
In un distretto della moda sempre più totalizzante, sono rimaste poche le aziende che affiancano al lavoro per i grandi marchi anche una propria linea. "Mantenere una propria identità produttiva – insiste l’imprenditrice – per noi è fondamentale e credo lo sia anche per le altre aziende artigianali che rischiano di diventare solo produttori contoterzi". Il futuro, la continuità in azienda è adesso Maria Sole, figlia di Ilaria Masotti. Ha cominciato con una linea che porta il suo nome. Ma per il futuro non sono esclusi impegni e responsabilità nell’azienda tutta in rosa, dove corda e paglia diventano di tendenza.