REDAZIONE FIRENZE

Esplora il Chianti Classico all'Expo Chianti Classico 2023

Expo Chianti Classico 2023, 51ma edizione, porta in piazza i produttori di tutti e otto i Comuni del Gallo Nero. Apprezzata da oltre 20mila visitatori, offre l'occasione di conoscere il Chianti Classico nel suo territorio. Regione stanzia milione di euro per aiutare le imprese viticole colpite dalla peronospora.

Esplora il Chianti Classico all'Expo Chianti Classico 2023

Inizia oggi, fino a domenica, Expo Chianti Classico 2023, 51ma edizione della manifestazione che porta in piazza i produttori di tutti e otto i Comuni (senesi e fiorentini) del Gallo Nero. Anche quest’anno, dunque, l’Expo si ripropone in piazza Matteotticon la stessa formula di sempre, apprezzata ogni anno da oltre 20mila tra visitatori, esperti, wine lover, provenienti da tutto il mondo. "L’expo – dice il sindaco Paolo Sottani (nella foto) – offre l’occasione di incontrare il Chianti Classico nel suo territorio unico". La manifestazione è organizzata dal Comune col Consorzio Vino Chianti Classico. "Si tratta di un importante appuntamento – commenta l’assessore al turismo Giulio Saturnini – che permette di conoscere il mondo del vino chiantigiano". È prevista la partecipazione dei 64 espositori e la filosofia che caratterizza la manifestazione sin dalla nascita è sempre la stessa: il contatto diretto tra produttore e consumatore.

A margine della presentazione, Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione con delega all’agroalimentare, ha parlato del milione di euro stanziato dal governo per aiutare le imprese viticole toscane colpite dalla peronospora: "Le risorse sono certamente insufficienti, sono d’accordo con chi lo dice, però abbiamo un dialogo aperto con il governo, su questo come su altri fenomeni". "La peronospora – ha aggiunto – è un fenomeno che quest’anno si è fatto vedere più del solito, complice anche il clima, ma che io sono convinta non andrà ad inficiare la qualità del nostro vino e della nostra produzione". In ogni caso, ha concluso Saccardi, "lavoriamo con il governo e con i consorzi, interlocutori privilegiati su questo tema, per cercare di fare in modo che una produzione così importante del nostro territorio come il vino non subisca eccessivamente le conseguenze della peronospora".