REDAZIONE FIRENZE

Esplosione Calenzano, i video dall’interno del deposito. “Tubazione senza bulloni di sicurezza”

Nel pomeriggio sopralluogo della Procura pratese sul luogo del disastro del 9 dicembre

Prato, 20 dicembre 2024 – Le telecamere inquadrano il corridoio tra la “baia” 6 (la pensilina di carico) e quella 7: è la mattina di lunedì 9 dicembre, intorno alle 10,20, il luogo è il deposito Eni di via Erbosa a Calenzano. Improvvisamente  le immagini si riempiono di bianco: è la nube, molto ampia e molto densa, che si forma dopo l’abbondante fuoriuscita di liquido che sta all’origine dell’esplosione. Che avverrà di lì a pochi secondi. 

I video, diffusi dalla Procura di Prato che indaga con un fascicolo in mano al capo dell’ufficio Luca Tescaroli, mostrano chiaramente la nube, poi a un certo punto si vedono due lavoratori su un carrello elevatore: entrano nell’immagine, sono in prossimità del punto in cui si trova una tubazione che è riposta sulla struttura pensile. In corrispondenza di due flange (vale a dire le briglie, l’elemento di congiunzione che va fissato saldamente con bulloni) oggi si apprende che non c’erano i bulloni di sicurezza: è emerso proprio oggi pomeriggio, durante un sopralluogo effettuato dalla Procura stessa. Un elemento molto importante per le indagini, che potrebbe individuare la causa precisa della perdita che ha innescato la terribile catena di eventi fino al momento dell’esplosione.

I magistrati agiscono nell'ambito dell'apertura del fascicolo i cui titoli di reato sono omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.