REDAZIONE FIRENZE

Esplosione deposito Eni a Calenzano: rischio carenza carburante a Firenze e altre città

L'esplosione nel deposito Eni di Calenzano causa gravi problemi di approvvigionamento di carburante a Firenze e dintorni.

Firenze ha sete di carburante. Saltano le consegne ai distributori. At: "Centinaia di bus senza benzina"

Subito problemi di approvvigionamento nei distributori in provincia (foto archivio)

Eni fa sapere di aver "già intrapreso le azioni necessarie per ridurre al minimo gli impatti sulla distribuzione di carburante per tutti gli impianti serviti dal deposito di Calenzano". Ma a monte, l’esplosione devastante di lunedì mattina simil scossa di terremoto nel deposito Eni di Calenzano, ha inevitabilmente generato conseguenze gravose a valle.

Oltre alla piaga inesorabile delle morti sul lavoro, si apre il fronte degli approvvigionamenti. Perché nei distributori è partita la caccia alla benzina. Il motivo è semplice: lo snodo alle porte della città di Calenzano rappresentava la fonte principale di approvvigionamento per piazze come Firenze, Prato, Pistoia, Siena. Le mancate consegne si accavallano.

Da Calenzano, in quel tragico lunedì mattina, è uscito dal deposito soltanto il tir del primo viaggio. Poi, lo scoppio. E quindi la coda si è formata con le consegne accavallate per più di 48 ore. Basta fare un salto al benzinaio Eni di piazza Alberti, scambiare due parole con Andrea Di Salvo, conosciuto in Riva d’Arno come il ’benzivendolo’, per trovar conferme: alle dieci del mattino, la benzina è già terminata.

"Di solito entro le 8 arriva il primo camion carico di carburante, oltre 15mila litri tra benzina e gasolio - racconta a La Nazione, scosso e con voce provata, dal momento che lo stesso Di Salvo conosceva di vista alcuni degli autotrasportatori scomparsi a causa dell’incidente -. Ma non è arrivato nessuno. Con Calenzano ferma, ci sarà bisogno di una riorganizzazione logistica".

Le alternative, quindi? La predisposizione di un trasporto straordinario su gomma dalla raffineria Eni di Livorno, oppure occorrerà sconfinare in Emilia Romagna, puntando la bussola su Ravenna.

É la stessa At, che nel pomeriggio di ieri, ad aver dato segnali di "rischio carenza gasolio a Firenze". "A seguito della ovvia e comprensibile indisponibilità di gasolio nello stabilimento e raffineria di Calenzano dopo il drammatico incidente, e il contemporaneo sciopero e assemblea dei lavoratori della raffineria Eni di Livorno, c’è un impedimento al normale approvvigionamento dei serbatoi di stoccaggio nell’area fiorentina", informa Autolinee Toscane, che aggiunge: "Il mancato rifornimento presso i depositi rischia di essere particolarmente impattante a Firenze, dove, soprattutto per gli impianti di Peretola, si stima che le riserve presenti possano esaurirsi nell’arco di un giorno. Questo potrebbe provocare sensibili disagi per l’utenza, poiché i bus rimasti senza carburante non potranno entrare a fare il servizio di trasporto pubblico locale. At sta cercando di trovare soluzioni alternative, consapevole che (solo a titolo di esempio) le centinaia di bus dell’area fiorentina non possono fare rifornimento alle normali pompe di benzina".