Firenze, 9 dicembre 2024 – Vigili del fuoco, ambulanze, polizia, carabinieri, vigili urbani. Nell’inferno di fuoco di Calenzano, questa mattina, si è concentrata la maxi mobilitazione dei soccorsi regionali e non solo. Ore 10.20, l’esplosione nell’impianto Eni: “Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e la polizia. Allertate tutte le strutture per i soccorsi”, informa la Regione. Inizia il dramma, la preoccupazione per i lavoratori coinvolti, quelli del deposito e nelle ditte vicine.
L’esplosione, avvertita dai luoghi più disparati (da Bagno a Ripoli a Montelupo Fiorentino), genera una reazione a catena di terrore e apprensione. Nel mentre che la notizia si diffonde i soccorsi sono pronti, operativi. Le sirene si moltiplicano nella zona che, nel frattempo, viene isolata. Autostrada chiusa, sospesa la circolazione dei treni, evacuate 15 aziende e anche le classi universitarie a Sesto Fiorentino. L’elisoccorso Pegaso atterra vicino all’azienda, porta via i primi feriti. Il policlinico di Careggi ha attivato il piano di massiccio afflusso, in previsione di un ingente arrivo di feriti. Il piano comporta il blocco dell'attività ordinaria dell'ospedale e spazi riservati al pronto soccorso. Nel frattempo sono stati allertati anche tutti gli ospedali del territorio.
Il Dipartimento della Protezione Civile “ha attivato l'Unità di Crisi in collegamento con il Centro Coordinamento Soccorsi della Prefettura di Firenze e d'intesa con il tavolo è stata disposta la partenza di un team del Dipartimento per dare supporto alle autorità locali".
Dieci le squadre dei vigili del fuoco toscane. In un primo momento sono stati attivati anche i colleghi dall’Umbria. Impiegati droni per i rilievi: "Sono in contatto costante con il Centro Operativo Nazionale dei vigili del fuoco e con il comando di Firenze per seguire gli sviluppi dell'esplosione di questa mattina a Calenzano. Sul posto stanno operando 10 squadre di vigili del fuoco dei comandi della regione Toscana che stanno domando l'incendio ed effettuando rilievi anche attraverso l'utilizzo dei droni. Alle famiglie delle vittime porgo le mie più sincere condoglianze. Ai feriti auguro una pronta guarigione e una rapida ripresa". E' quanto afferma il sottosegretario all'Interno Emanuele Prisco.
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Il presidente Eugenio Giani si è complimentato con le strutture del Sistema sanitario regionale per la mobilitazione a seguito dell'esplosione dell'impianto Eni di Calenzano avvenuta stamattina. "Sono orgoglioso di tutti le operatrici e gli operatori che, a tutti i livelli, oggi hanno dato una risposta immediata all'emergenza. Li ringrazio uno ad uno e ne sottolineo la professionalità e la prontezza nell'intervenire. È l'ennesima prova di un sistema che funziona e che ci rende fieri del nostro lavoro".
L’operato complessivo del sistema sanitario
La prima chiamata di soccorso indirizzata all’azienda Asl toscana centro è avvenuta alle ore 10:24 da parte della Centrale Unica di Risposta 112. Sono stati subito attivati il 118 e le altre istituzioni coinvolte. Attivati i mezzi di soccorso e costituito il posto di comando avanzato in collaborazione con i Vigili del fuoco per coordinare i soccorsi.
In totale sono state trasferite: all’ospedale di Careggi 6 persone di cui 4 attualmente in OBI stabili, 1 in situazione molto grave in trasferimento verso Aoup per ustioni estese, 1 ricoverato in sub intensiva con trauma cranico; al Centro grandi ustioni Aoup un paziente con gravi ustioni; al Santo Stefano di Prato 3 persone attualmente stabili in osservazione.
Oltre ai pazienti trasferiti sono arrivati spontaneamente nei Pronto soccorso aziendali alcune persone di cui 7/8 accessi spontanei a Prato per lieve patologia traumatica dell’orecchio e alcuni accessi ad Empoli e Torregalli per traumi al rachide. Si tratta di persone che si trovavano in prossimità del luogo dell’evento.
Sono state attivate l’Igiene Pubblica e l’Arpat che si immediatamente sono recate sul luogo dell’incidente e dai loro sopralluoghi sono giunti a queste prime deduzioni: “In merito alla problematica legata alla dispersione dei fumi e di particelle potenzialmente nocivi, la stessa è rientrata una volta domato l’incendio e con essa è venuta meno la necessità di particolari precauzioni da parte dei cittadini (es. finestre chiuse o distanza dalla zona dell'evento). Dalle valutazioni emerse da Arpat non emerge la necessità di proporre ai sindaci dei comuni interessati l’adozione di provvedimenti limitativi del consumo di prodotti agricoli locali. Saranno comunque effettuati accertamenti sui reflui ed eventuali problematiche di natura ambientale.
Le indagini sulle cause dell'incidente sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Prato, che si è recata sul luogo, in collaborazione con i tecnici specializzati dell’Azienda. La dinamica e la ricostruzione delle cause è complessa e saranno necessari ulteriori accertamenti.
"Il nostro sistema sanitario è impegnato in uno sforzo straordinario a seguito di quanto accaduto questa mattina a Calenzano". Così David Nucci, presidente dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia, a seguito dell'esplosione che ha coinvolto lo stabilimento Eni di Calenzano dove al momento risultano due persone decedute, otto feriti e quattro dispersi. "Siamo accanto ai familiari delle vittime e delle persone ferite - prosegue Nucci -. Per fronteggiare questa maxi emergenza, gli ospedali del territorio sono stati messi in massima allerta; l'ospedale di Careggi ha attivato il piano d'emergenza, sospendendo l'attività ordinaria e attrezzando le sale del pronto soccorso per accogliere i feriti. Ringraziamo tutti gli infermieri, i medici, i volontari, le forze dell'ordine e i Vigili del Fuoco impegnati nel soccorso".
E insieme a medici e operatori ospedalieri è subito apparsa importante anche l’assistenza psicologica per i familiari delle vittime: "Abbiamo dato anche la nostra disponibilità per attivare immediatamente" gli psicologi per "poter avere supporto per i familiari che vengono contattati", fa sapere la sindaca Sara Funaro. "In questi momenti- conclude- bisogna pensare a seguire la situazione, ma anche alle famiglie che sono le prime a essere colpite e a cui dobbiamo dare tutta la nostra vicinanza".