
Carrozzina per disabili
Firenze, 29 giugno 2021 - Passare delle ore in tranquillità, al fresco, godendosi un spettacolo all'aria aperta. E' una cosa importante per tutti. Ma per le persone diversamente abili spesso diventa una chimera. Un sogno, reso ancora più proibitivo dalla mancanza di informazioni che, di fatto, scoraggiano, chi ne avesse intenzione, ad uscire.
L’elenco è lungo. Si parte da Fiesole. Antiteatro, sede di numerosi eventi. “Mi piacerebbe andarci - dice Raffaello Belli, portavoce dell’associazione Vita Indipendente - ma i normodotati possono fare tranquillamente il biglietto online; io, siccome cammino appena, per avere la carità pelosa (sarebbe un diritto...) di non far pagare l'assistente, devo andare di persona al Boxoffice! Al Teatro dell'Opera basta mandare via email lo stato di handicap e paghi quando entri. A Fiesole no” . Poi l’Estate Fiorentina. “Ho fatto un giro parziale da me” dice Belli. “Sul Sito internet non c'è nulla su cosa sia accessibile per i disabili. E invece per legge ci deve essere. Mettere qualcosa sarebbe stato semplice e prezioso, invece niente”.
Facciamo qualche esempio… “Conventino: se telefoni ti aiutano, ma l'ho scoperto perchè ci sono andato con mio sacrificio. Anfiteatro Cascine: forse con qualche indicazione ci si fa, ma guai scrivere qualcosa! Non solo: hanno messo divieto di transito all'unico vialetto teoricamente parzialmente fattibile: dico, al divieto di transito, aggiungere che è consentito il passaggio ai disabili era troppo?” “E ancora - prosegue Belli - Cinema agli Uffizi: i disabili possono parcheggiare nel piazzale vicino all’ingresso? La legge lo permetterebbe, ma non è specificato, e magari qualcuno si fa scoraggiare; oppure, se multato, non ha le informazioni per fare ricorso. Chiosco S. Maria Novella: c'è un modo di accedervi? Non si sa. E così via” “A me andare ad uno spettacolo la sera d'estate costa molto più sforzo fisico che a una persona ‘normodotata - sottolinea Belli - quindi dovrei essere incoraggiato, invece viene fatto molto per scoraggiarmi. Non si tratta di un capriccio, che pure non avrebbe nulla di disdicevole trattandosi di cultura, ma le sere estive fuori sono importanti per la salute, soprattutto per chi d’inverno, causa forza maggiore, è costretto spesso a passare lunghi periodi al chiuso”. “Il Comune può finanziare cose in cui non è chiaramente indicata l'accessibilità per i disabili, mi chiedo? E se io faccio causa al Comune per discriminazione? Purtroppo non è un "rimedio utile" perché ci vogliono anni. Ma se lo facessi non so come se la caverebbero”, conclude Belli Domenico Guarino