Le criticità del teleselling, invasivo e aggressivo, dei servizi essenziali e di contro il ricorso alla correttezza commerciale come scelta di trasparenza per esercitare tutela ed aumentare la fiducia nei consumatori sono stati i temi al centro del convegno, che si è svolto ieri mattina al Museo del Tessuto di Prato.
L’evento, organizzato da Estra Spa insieme a QN Economia, si è svolto di fronte ad una folta platea. A fare gli onori di casa è stata Fabia Romagnoli, presidente Fondazione del Museo del Tessuto, introdotta da Cristina Privitera, vicedirettrice di QN La Nazione, che ha illustrato le finalità del convegno dal titolo Quando la correttezza commerciale diventa una scelta di trasparenza: tutela e fiducia nel mercato dei servizi essenziali. Una tematica molto attinente "per Prato e il suo distretto" secondo Romagnoli.
Per la sindaca Ilaria Bugetti l’evento di Estra e QN Economia "è un’ottima occasione per riflettere su quanto è stato fatto di buono fino a oggi e di quanto ancora possiamo fare per migliorare il settore che rappresenta la quotidianità dei cittadini e delle imprese. Noi ci stiamo provando, rafforzando la Multiutility Toscana per garantire bollette sotto controllo, servizi di qualità attraverso investimenti sugli impianti".
La vicinanza ai cittadini e agli utenti è una peculiarità di Estra, che da molto tempo non utilizza più il teleselling privilegiando il contatto con il pubblico, l’online, il porta a porta su appuntamento, ribadita dall’amministratore delegato Nicola Ciolini: "Nel 2024 contiamo il maggior numero di clienti della nostra storia - ben 920mila - e un ridotto tasso di abbandono: ciò significa che abbiamo creato un rapporto di fiducia con i nostri clienti. Non dimentichiamo di essere azienda pubblica che ha attenzione al proprio territorio".
Il confronto tra esperti nella tavola rotonda coordinata da Luigi Caroppo, responsabile della redazione QN La Nazione Prato, ha preso le mosse dai risultati dell’indagine sulla correttezza commerciale del mercato dei servizi essenziali affidata da Estra all’Istituto Piepoli.
Francesco Macrì, presidente esecutivo di Estra, ha evidenziato come "nei mesi scorsi abbiamo assistito al proliferare di un gran numero di agenzie plurimandatarie che hanno posto in essere attività di aggressive e scorrette nei riguardi di utenti troppo spesso disinformati ed esposti a ingiustificati episodi di truffa". Una giungla di "offerte e pseudo-offerte" in cui "il mercato energetico ha perso credibilità e autorevolezza". L’auspicio è di agire "per regolamentare la pratica del teleselling e della contrattazione telefonica, mantenendo la contrattazione digitale o di persona in store. Una politica commerciale affidabile, basata su un servizio di prossimità al cliente".
Se il libero mercato è un bel traguardo, Silvia Bartolini, presidente regionale Codacons Toscana, sostiene che "è fondamentale riuscire a fornire strumenti validi al consumatore per esercitare i propri diritti agendo in prevenzione". Il telemarketing insidia la privacy, tanto che Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali, ricorda che negli ultimi tempi "oltre alle sanzioni, abbiamo imposto divieti sull’uso di liste illecite, obblighi di monitoraggio delle agenzie e misure di sicurezza a tutela delle anagrafiche e dei numeri raccolti". Utilissimo l’intervento di Federico Luiso, assistente del presidente di Arera, che ha parlato della necessità di dotare i consumatori di strumenti operativi per tutelarsi, come la comparazione delle tariffe possibile sul portale di Arera inserendo il solo codice del contratto di fornitura.
Sara Bessi