di Lisa Ciardi
Lo stop ai veicoli inquinanti partirà dai mezzi più vecchi di Autolinee Toscane e di Alia. Anzi, la modifica è già scattata, visto che da lunedì scorso sui viali transitano solo autobus Euro5 o Euro6, con il risultato di eliminare 250 passaggi al giorno di veicoli non ecologici. È la prima azione annunciata dagli assessori all’ambiente e alla mobilità di Palazzo Vecchio, rispettivamente Andrea Giorgio e Stefano Giorgetti, nel confronto con Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Confindustria. Al centro del dibattito, il possibile stop ai Diesel Euro5, sui viali e nella Ztl, ipotizzato dalla Regione, a partire dal 24 aprile, a seguito dei ripetuti sforamenti del livelli medi annuali di biossido di azoto alla centralina di viale Gramsci. Dopo varie proteste e proprio per evitare un divieto allargato a tutte le auto, Regione e Comune hanno deciso di concordare una serie di azioni mirate. "Abbiamo ascoltato le categorie – hanno detto Giorgetti e Giorgio - ora insieme lavoreremo per dare loro risposte nella definizione del protocollo con la Regione e nel dialogo con il Ministero per gli incentivi. L’obiettivo è non mettere in conflitto ambiente, cittadini e lavoratori".
Lo stop ai bus inquinanti è stato deciso, fra l’altro, dopo aver notato un calo dei livelli di biossido di azoto nei giorni di sciopero e tenendo anche conto della presenza di una fermata proprio in prossimità della centralina Arpat. "Apprezzabile che l’amministrazione comunale abbia recepito le nostre preoccupazioni – ha detto Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Firenze -. È importante che sia stata colta la necessità di iniziare dai mezzi di trasporto e dai servizi pubblici, probabilmente i più inquinanti". "Si è trattato di un incontro positivo - ha commentato Santino Cannamela, presidente di Confesercenti Firenze -. Ci rivedremo tra una decina di giorni per portare avanti questo impegno". "Apprezziamo lo spirito costruttivo di Palazzo Vecchio - ha commentato Lorenzo Cei, coordinatore Cna di Firenze –. Abbiamo proposto anche una dilatazione consistente dei tempi di introduzione del divieto, un sistema di incentivi più corposo, deroghe per chi dimostra di aver acquistato il mezzo ma non ne è ancora in possesso e alcune fasce orarie libere".
"Un incontro positivo sebbene non ancora risolutivo - ha dichiarato Renzo Nibbi, coordinatore autotrasporto di Confartigianato Firenze – con misure importanti che il Comune metterà in atto, in accordo con Autolinee Toscane e Alia, per l’uso di mezzi non inquinanti. In più, il Comune ha iniziato con noi un percorso per la costruzione della delibera e per la strutturazione degli incentivi".