Ex Alberti, ecco l’accordo tra comune e proprietà. I problemi sull’area ceduta dal comune al gruppo Rorandelli sono nati quando i privati nella ricognizione all’interno della struttura hanno trovato amianto nel controsoffitto. E la ripulitura dello stabile acquistato dal comune con l’obiettivo di far partire l’intervento di riqualificazione è diventato un percorso a ostacoli. Intanto la necessità di bonificare e le modalità di intervento hanno fatto slittare i tempi di sistemazione di un’area fondamentale per la rinascita del centro cittadino; e con la presenza dell’amianto a complicare il tutto la proprietà si è rivolta al giudice chiedendo accertamenti tecnici. L’operazione di cessione dell’edificio risale a prima delle elezioni. La proprietà rivendicava il fatto che l’amianto non fosse stato segnalato nelle carte comunali, ma dopo diversi incontri tecnici è arrivata la fumata bianca. Intanto il Comune si farà carico di una somma forfettaria per la rimozione dei rifiuti e la bonifica. Si tratta di 134mila e 200 euro che saranno sottratti dai costi generali di acquisto dell’area da parte dei privati; in cambio i privati stessi si faranno carico di rimozione e smaltimento. Il secondo punto dell’accordo è la dilazione delle rate che la proprietà verserà al Comune relativamente all’acquisto del terreno. Il totale di 3,4 milioni di euro, sarà diviso in cinque rate che rispetto al cronoprogramma originale saranno spostate nel tempo di otto mesi. La transazione è stata approvata dalla giunta due giorni fa. Quello dell’ex Alberti è uno dei progetti di recupero più decisivi per la riqualificazione del centro città. Dove si trova adesso lo scheletro dell’ex liceo artistico, ormai ridotto a un cumulo di stanze sporche e di mura sgangherate nasceranno nuove abitazioni, una piazza pedonale, piena di verde in mezzo al centro di Scandicci.
L’edificio è stato a lungo occupato da senza fissa dimora. Il 30 ottobre dell’anno scorso, con l’operazione di sgombero coordinata dalla Questura di Firenze e portata avanti senza criticità, le invasioni sono diventate un ricordo. Per il complesso, che si trova nel centro cittadino nell’area di piazza Boccaccio, le destinazioni d’uso sono residenziale, direzionale, terziaria, commerciale (negozi di vicinato), esercizi di somministrazione, attività artigianali di servizio alla residenza. Vedremo se con questo accordo finalmente potrà ripartire la riqualificazione.
Fabrizio Morviducci