L’ex centro giovani sarà demolito e ricostruito per realizzare un immobile polifunzionale a Pian di Mugnone. L’idea è quella di alzarlo di un piano, dove saranno spostati alcuni uffici comunali (come l’Urbanistica e non solo ) che, da quando hanno lasciato le stanze in affitto al Seminario vescovile, soffrono da tempo di carenza di spazi. Il piano terreno, una volta riorganizzato e ristrutturato, dovrebbe invece essere messo a disposizione dell’associazionismo locale e probabilmente anche dei medici di base, che già oggi visitano qui i loro pazienti e che di fatto sono gli unici utilizzatori di questo immobile, un tempo fiore all’occhiello dell’amministrazione per i corsi di teatro e le altre attività destinate alla popolazione, in particolar modo ai ragazzi, che negli anni è stato progressivamente dismesso, dopo la gestione di alcune cooperative. Questo è quanto al momento emerge dell’operazione, che è ancora tutta da progettare ma che può comunque già contare sulla disponibilità economica di un milione e 838mila euro. La cifra è stata ricavata da una quota libera dell’avanzo di amministrazione 2023 e stornata in occasione della votazione dell’ultima variazione al bilancio di previsione 2024-2026, che è stata adotta con il voto della maggioranza e quello contrario dei Cittadini per Fiesole e del centro destra. La delibera è stata preceduta dalla nota di aggiornamento del documento unico di programmazione (Dup), relativamente alla programmazione triennale dei lavori pubblici, che ha consentito alla sindaca Cristina Scaletti di fare un excursus del programma di mandato dell’amministrazione.
"Ci muoviamo seguendo tre principi di sostenibilità: economica (rafforzata dalla precedente amministrazione), ambientale e sociale - ha spiegato - L’operazione sull’ex centro giovani servirà a dare servizi ai cittadini e nuovi spazi di lavoro ai dipendenti comunali. Valutiamo di spostare anche la Polizia Municipale, così far tornare la Palazzina Mangani sede espositiva".
La sindaca ha quindi ricordato l’impegno sul tema della sicurezza ambientale , con gli studi sul rischio amianto, fossi tombati e scuole. Per il sociale, si rivendica il ritorno dei finanziamenti a favore delle associazioni e quelli per sicurezza stradale.
Daniela Giovannetti