È sulla bocca di tutti i candidati il progetto di sviluppo per l’ex Cnr che sarà il nuovo centro cittadino.
Ma mentre infuriano le ipotesi e si accavallano i progetti, l’amministrazione va avanti a tappe forzate verso la chiusura della partita.
L’altro giorno il sindaco Fallani e l’assessore all’ambiente, Barbara Lombardini che sta gestendo tutta la delicata partita, hanno effettuato un sopralluogo sulla zona per verificare l’avanzamento dei lavori legati alla fase finale delle opere di demolizione delle coloniche e delle serre un tempo occupate dai senza fissa dimora.
"Una fase – ha detto il sindaco Fallani consegnando le sue dichiarazioni ai social – che sta per chiudersi e che porterà finalmente alla stipula di una convenzione e alla contestuale acquisizione dell’area da parte del Comune di Scandicci: un momento storico che è il simbolo di una vera e propria restituzione alla cittadinanza di spazi e luoghi che torneranno ad essere degli scandiccesi e che parteciperanno alla costruzione di un pezzo nuovo di città".
Secondo il piano di ricomposizione fondiaria approvato recentemente dalla giunta, l’amministrazione comunale, proprietaria di una porzione di terreno compresa entro il perimetro dell’area oggetto della trasformazione, ha elaborato (dopo essersi confrontata con i soggetti attuatori privati proprietari degli altri beni immobili) un piano particolareggiato, di iniziativa pubblica, soggetto alla disciplina della perequazione urbanistica (ossia possibilità di costruire proporzionalmente al terreno ceduto) che prevede 87mila mq di superficie edificabile.
Questa la suddivisione per tipologie: residenza 31.400 mq; attività direzionali o terziarie (e relativi spazi di corredo) 36.000 mq; commercio al dettaglio (esercizi di vicinato, medie strutture di vendita) ed esercizi di somministrazione di alimenti/bevande al pubblico 7.900 mq; strutture turistico-ricettive 11.700 mq. Completa il quadro il parco da 70mila mq, che sarà realizzato accanto a quello dell’Acciaiolo.
"Non solo un recupero di un’area quindi – ha concluso Fallani – ma una vera e propria svolta che porterà un cambiamento importante e positivo per la crescita e la valorizzazione di Scandicci attraverso la riqualificazione del grande polmone verde della nostra città". Ovviamente tutta l’area è da urbanizzare: costerà 22 milioni di euro realizzare strade, parcheggi, piazze pedonali, fognatura e acquedotto.