BARBARA BERTI
Cronaca

Ex Gkn, ennesima beffa Il Ministero sblocca la cassa integrazione Ma scontenta tutti

Via libera all’ammortizzatore sociale per il periodo gennaio-ottobre 2022. L’azienda però aveva già anticipato il pagamento di questi dieci mesi. Le Rsu all’attacco: "Concessi sostegni a una società in liquidazione".

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Ex Gkn, ennesima beffa Il Ministero sblocca la cassa integrazione Ma scontenta tutti

di Barbara Berti

Il Ministero del Lavoro concede la cassa integrazione all’ex Gkn di Campi, ora Qf in liquidazione. La notizia arriva dagli operai che via social si chiedono se sia vera. Nel caso "questo significherebbe che lo Stato ha concesso liquidità a una azienda in liquidazione, senza aver ottenuto il ritiro della liquidazione e il pagamento di tutte le spettanze e, nei fatti, senza un vero intervento pubblico che commissari l’azienda come richiesto a gran voce dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali", si legge nella nota della Rsu ex Gkn. E pare proprio che la notizia sia vera.

"In merito alla cassa integrazione, preciso che riguarda la liquidazione della società e, quindi, i professionisti che seguono la procedura, non più me che non ho più responsabilità", fa sapere in una nota Francesco Borgomeo, proprietario di Qf. E sempre in merito alla liquidazione, decisa lo scorso 9 febbraio, Gianluca Franchi è il nuovo liquidatore che prende il posto di Salvatore Sarcone.

L’ammortizzatore concesso dal Ministero del Lavoro è la cassa integrazione retroattiva per coprire i mesi che vanno da gennaio a ottobre 2022. Una cassa straordinaria, 11-Ter, per la quale l’azienda di proprietà di Francesco Borgomeo aveva aperto un’istruttoria a ottobre scorso (dopo che l’Inps aveva bocciato la richiesta per la cassa ordinaria) ma al tavolo per l’esame congiunto di fine dicembre le Rsu non si erano presentate, mentre i sindacati avevano espresso parere negativo. A quell’incontro la Regione aveva proposto una mediazione per coprire anche i primi mesi del 2023 vista l’attività di scouting chiedendo, però, all’azienda di pagare gli stipendi e le altre spettanze ai dipendenti che da ottobre non ricevono niente tanto che stanno agendo per vie legali. Il Ministero del Lavoro dando l’ok per i dieci mesi dell’anno passato di fatto scontenta tutti, anche l’azienda visto che quei mesi li aveva già anticipati e adesso non riceverà liquidità in quanto incasserà soltanto crediti.

"Anche se Borgomeo dovesse incassare, gli stipendi difficilmente verranno pagati", sostiene la Rsu ex Gkn. E aggiunge: "La priorità per lui ora è bloccare i decreti ingiuntivi in corso, facendo perdere ulteriore tempo, ma ogni giorno che passa dei lavoratori sono costretti a licenziarsi per giusta causa per poter riagganciare forme di reddito". Lo scopo dell’azienda "è solo e soltanto quello di prendere tempo per perdere tempo inventando ogni mese una notizia nuova", dichiara la Rsu ricordando le tappe precedenti: "a marzo 2022 nessuna proposta vincolante degli investitori come da accordo-quadro, a luglio il consorzio, a settembre l’accordo di sviluppo, a ottobre la cassa retroattiva, a gennaio la cassa per riorganizzazione, a febbraio la liquidazione e pare non sia finita qua".

Secondo la Rsu, "chiunque stia dentro i giochi del rinvio di Borgomeo, senza intraprendere azioni di mobilitazione o solidarietà verso i lavoratori Gkn è potenzialmente complice dei licenziamenti in atto. E nell’ex Gkn è potenzialmente in atto il più grosso caso di licenziamento di massa per mobbing".