PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Ex Gkn, l’appello al ministero: "Commissariare subito l’azienda"

La richiesta ufficiale emerge dall’ultima assemblea plenaria a cui ha partecipato anche Lodi "Situazione sempre più grave" . .

Ex Gkn, l’appello  al ministero: "Commissariare subito l’azienda"

Ex Gkn, l’appello al ministero: "Commissariare subito l’azienda"

E’ partita ieri la richiesta ufficiale al Ministero per il commissariamento della ex Gkn, oggi Qf. Questa la novità di rilievo dopo l’assemblea plenaria dei lavoratori che, sempre ieri, ha visto la partecipazione di Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze-Prato-Pistoia. Un momento di confronto dopo la manifestazione della scorsa settimana, ma, soprattutto, come risposta "alla totale assenza dell’azienda – hanno ribadito sindacati e Rsu – da tutti i tavoli senza rispettare la vertenza vinta dalla Fiom-Cgil". Mentre il presidio presso la Regione a Novoli continua, anche all’interno della fabbrica di Campi il clima resta ‘caldo’ "con 150 lavoratori – dicono Fiom e Rsu - senza stipendio, né ammortizzatori sociali, fra l’altro non richiesti dall’azienda, da cinque mesi. Così come mancano anche anche la controparte, in quanto l’imprenditore non dà risposte alle varie sollecitazioni e non rispetta gli impegni presi. Una situazione sempre più grave e inaccettabile, che rischia di diventare un pericoloso precedente anche per altre vertenze, in un contesto in cui il Governo si preoccupa più di questioni comunicative che di merito".

Da qui "la richiesta di commissariare in deroga l’azienda per poi aprire una selezione trasparente di soluzioni industriali: esistono gli strumenti legali per farlo, ma soprattutto serve una volontà politica. Infatti, se per legge il commissariamento può arrivare in presenza di almeno 250 dipendenti, per quanto ci riguarda analoga richiesta partì un anno fa quando i numeri c’erano, senza contare che all’inizio della vertenza erano oltre 400 gli addetti". Non solo, perché a breve partirà "una richiesta di incontro urgente al Mimit per spiegare le ragioni e gli obiettivi del commissariamento. Così come chiediamo alle istituzioni locali di sostenerci in questa ‘battaglia’ evitando al tempo stesso un rimpallo di responsabilità che, a fronte di 150 persone che da troppo tempo non percepiscono alcun reddito, sta diventando inaccettabile".