PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Ex Gkn, "Sarà festa o rabbia". Assemblea e note in piazza Poggi

L'assemblea dell'azionariato popolare a Campi per la lotta contro i licenziamenti alla ex Gkn: festa e rabbia per un futuro incerto.

Ex Gkn, ‘Sarà festa o rabbia’: questo il refrain usato dal Collettivo di fabbrica per annunciare l’assemblea dell’azionariato popolare in programma domani in piazza Poggi a Firenze. Una piazza ‘amica’ delle tute blu, che erano già stati qui nel luglio scorso per una serata di ‘parole e musica’ a tre anni dall’invio delle fatidiche mail che decretavano la chiusura della fabbrica e i licenziamenti. E anche questa volta sarà "una rivisitazione di tre anni di lotta, un evento di festa e rabbia", che arriva esattamente a metà novembre, ovvero la data in cui gli operai avevano chiesto delle risposte alle istituzioni. Lo avevano fatto a ottobre quando a Campi era arrivata anche Greta Thunberg: "Convocate subito i tavoli tecnici per la riconversione della ex Gkn": questa la risoluzione uscita dall’assemblea dell’azionariato popolare che un mese fa si era svolta all’interno del presidio di viale Fratelli Cervi. E ancora: "Se entro il 15 novembre non ci saranno novità sostanziali – aveva detto la Rsu – il progetto sarà messo a verifica e ne sarà valutato l’abbandono". Domani è il 17 e risposte non ne sono arrivate, confermando il "paradosso" ripetuto a più riprese dai lavoratori: "Qui c’è una fabbrica senza un progetto industriale mentre noi abbiamo un progetto industriale senza la fabbrica". Ecco che l’evento in piazza Poggi arriva per provare a dare una spallata proprio a questo paradosso. A partire dalle 10,30 e per tutta la giornata, grazie anche a tanti ospiti pronti a ‘convergere’ sotto la Torre di San Niccolò fra cui Gianluca Spirito (Modena City Ramblers), Elio Germano, i rappresentanti di Emergency, solo per citarne alcuni. "Non passa giorno – dicono dalla Rsu – in cui non ci arrivi la notizia di nuovi licenziamenti: moda, tessile, automotive, sistemi di illuminazione, settori diversi, storie simili. Ogni azienda in crisi è una ragione in più per non perdere alla ex Gkn. Perché ‘hanno bisogno’ di farci perdere, per continuare a dimostrare al mondo che non c’è alternativa a licenziamenti, precariato. A un’industria che ti lascia a casa disoccupato, invece, un’alternativa c’è, ma svanisce fra logiche poco chiare e opache". Per poi aggiungere: "Saremo una fabbrica socialmente integrata o saremo i semi sotterrati delle future fabbriche socialmente integrate. Per questo abbiamo da spiegare, fare il punto, narrare, ricordare, denunciare, cantare, gridare. E domani proveremo a farlo a modo nostro, facendo convergere tutto ciò".