Ex Gkn, un mese alla verità. Azionariato a 1,3 milioni. Ma potrebbe non bastare

L’assemblea: "Verifica entro il 15 novembre, valuteremo l’abbandono". Chiesti l’approvazione del piano industriale e un tavolo con le istituzioni.

Comincia un mese decisivo per l’ex Gkn, con la richiesta di convocare subito i tavoli tecnici per la riconversione dello stabilimento. È questa la risoluzione uscita ieri dall’assemblea dell’azionariato popolare al termine di un fine settimana che ha visto anche la partecipazione dell’attivista Greta Thunberg, a Campi sia sabato che ieri. L’azionariato popolare ha raggiunto 1,3 milioni di euro, "ma se entro il 15 novembre non ci saranno novità sostanziali – ha spiegato la Rsu ex Gkn all’assemblea a Campi Bisenzio –, il progetto sarà messo a verifica e ne sarà valutato l’abbandono". Dunque ci sono 30 giorni per sperare nella svolta tanto attesa. I punti della risoluzione approvata dall’assemblea prevedono: approvazione del progetto industriale, conferma del supporto della reindustrializzazione dal basso della ex Gkn, nomina del comitato tecnico-scientifico solidale a partecipare ai tavoli istituzionali, convocazione di un tavolo tecnico di reindustrializzazione con le istituzioni e ampliamento dell’azionariato popolare fino a 2 milioni di euro, nel caso in cui parta, appunto, la discussione tecnica con istituzioni e finanziatori.

"In assenza di seri passi avanti – si legge nel documento della Rsu – nelle condizioni, finora insoddisfatte, per l’avvio del piano entro il 15 di novembre, l’assemblea valuterà se confermare o meno la propria disponibilità all’azionariato. L’abbandono di questo progetto e il cadere conseguente di un esperimento sociale unico non passerà inosservato. Per questo ci impegniamo a un mese di controinformazione crescente e a un momento di mobilitazione assembleare a verifica il 17 novembre".

La battaglia per salvare l’ex Gkn ha visto schierarsi anche l’attivista Greta Thunberg che nel suo saluto finale dal palco ha sottolineato come "il territorio difende la fabbrica e la fabbrica difende il territorio. La lotta per arrivare alla fine del mese è la stessa lotta contro la fine del mondo – ha sottolineato Greta – Chiediamo al movimento internazionale per il clima di sostenere l’idea di reindustrializzazione dal basso". E ajcora: "Voglio dire grazie alle persone di questa fabbrica cooperativa Gkn per aver mostrato come dovrebbe essere il futuro. La crisi climatica non è solo una questione tecnica che riguarda il passaggio dall’energia da combustibili fossili a quella rinnovabile. Si tratta di progettarlo dando priorità al benessere. Quando elimineremo e trasformeremo gradualmente i settori che dipendono fortemente dai combustibili fossili i lavoratori non potranno essere lasciati indietro. Non bisogna rimanere indietro nella transizione verde. Stiamo lottando contro gli stessi sistemi distruttivi".