BARBARA BERTI
Cronaca

Ex Gkn verso l’ora X: "Alluvionati e licenziati"

Dal 1° gennaio, i 185 dipendenti potrebbero essere disoccupati. Moretti della Rsu: "Fermate la procedura visto il disastro che ha colpito Campi". .

"Qua c’è un territorio colpito dall’alluvione: licenziare in un momento come questo è una doppio schiaffo al territorio". Parole di Matteo Moretti, Rsu della ex Gkn di Campi, ora Qf in liquidazione. Il commento arriva a margine dell’assemblea di fabbrica di ieri, indetta per fare il punto con i solidali, a meno di un mese dall’ora X, ovvero il 31 dicembre, data in cui scade la seconda procedura di licenziamento collettivo per i 185 dipendenti rimasti. "Noi ci siamo lasciati con Valerio Fabiani (il consigliere delegato per le crisi aziendali del governatore Giani, ndr) che al tavolo sindacale aveva chiesto di convocare l’azienda per aprire questa interlocuzione. Non sappiamo se c’è stato o no l’incontro. Quando abbiamo parlato con l’azienda nelle scorse settimane per la procedura di licenziamento collettivo, abbiamo sottolineato questa situazione (l’alluvione, ndr) ma il liquidatore Gianluca Franchi ha detto che non possono ritirare licenziamenti".

Dal 1° gennaio 2024, quindi, lo scenario più pessimista, Moretti lo ipotizza così: "Licenziati, con a disposizione la Naspi (indennità disoccupazione, ndr), così lo stabilimento ’finalmente’, perché probabilmente è questo che si vuole, può andare nelle mani della speculazione immobiliare: un licenziamento che arriva da lontano, studiato nei minimi particolari, una nuova proprietà, la Qf, che si presenta con un accordo che nessuno conosce, non si sa quanto abbia pagato lo stabilimento, e che ora è in difficoltà economica nelle aziende che amministra e che deve rientrare di una cifra importante. Liquidare l’immobile potrebbe aiutare a rientrare nel debito".

Ma il desiderio delle tute blu, che da due anni e mezzo difendono a spada tratta il sito, è un altro. "Noi vogliamo che questo stabilimento continui a produrre", dice Moretti ricordando quindi che "lottiamo contro questo scenario: vediamo se le istituzioni locali riescono a darci una mano e intervenire pubblicamente sullo stabilimento". Un altra via per sconfiggere l’ora X è quella legale, ovvero ricorrere in tribunale contro l’azienda, come è successo la scorsa volta quando i licenziamenti sono stati azzerati per comportamento antisindacale. "Noi speriamo che la Fiom intervenga a livello legale ma non sappiamo se si sia mossa" dichiara Moretti. Intanto da venerdì scorso sono iniziate una serie di attività di lotta che spaziano dalle iniziative di carattere ricreativo e culturale, come l’incontro con i cori partigiani, ma anche cortei improvvisati, come quello di sabato sera. Insomma, ogni giorno ci saranno iniziative da qui alla fine dell’anno. "L’abbiamo chiamata convergenza crescente" dice Moretti, ricordando che partirà anche un nuovo Insorgiamo Tour con date italiane e internazionali, tra cui Barcellona.