L’ex fabbrica Marinesi di Signa potrebbe trasformarsi in una nuova caserma dei carabinieri. Si aprono inaspettate prospettive per il complesso urbanistico abbandonato da decenni nel cuore del quartiere della Costa. Un immobile imponente, circondato da un vasto piazzale, che, non ha più trovato un uso e una destinazione. Fino appunto a questi giorni. La giunta comunale di Signa, su richiesta della maggioranza dei proprietari (una trentina di soggetti diversi) ha infatti accettato di modificare (all’interno della convenzione per il recupero dell’area sottoscritta nel 2016) la destinazione urbanistica del complesso da residenzialecommercialedirezionale a caserma dei carabinieri. L’atto è già stato approvato e pubblicato all’albo pretorio, in attesa di passare in Consiglio comunale. "C’è stata prospettata un’ipotesi concreta di far rinascere questo edificio trasformandolo in caserma dell’Arma – spiega il sindaco, Giampiero Fossi -. L’ex Marinesi diventerebbe la nuova sede della compagnia di Signa e forse potrebbe ospitare anche qualche funzione aggiuntiva, visti i grandi spazi a disposizione. Ovviamente si tratta di un iter lungo, ancora in fase preliminare e da definire". Intanto vanno avanti i contatti fra i proprietari e i vertici dell’Arma, in vista di una possibile acquisizione che risanerebbe una delle ferite della Costa, un tempo zona estremamente ricca di attività, grazie alla vicinanza della ferrovia.
La ditta Felice Marinesi & C. fu fondata nel 1875 e, fino alla Seconda Guerra Mondiale, fu tra le maggiori produttrici di cappelli di paglia, prodotti per i quali Signa era famosa nel mondo. L’azienda fiorì a lungo sotto la guida dei due soci Ulderigo Fantacci e Attilio Grevi, come testimoniano tante spettacolari foto d’epoca con centinaia di cappelli distesi al sole ad asciugare. Oggi, quella storia antica è portata avanti dall’azienda Grevi Mode, attiva alla Costa (proprio dietro al complesso principale della vecchia Marinesi) e famosa nel mondo proprio per i suoi cappelli. Il corpo di fabbrica principale dell’ex Marinesi (costruito dall’ingegner Pirro Nenciolini) è invece stato progressivamente abbandonato, in attesa di un nuovo utilizzo. Quello che potrebbe ora concretizzarsi.