GABRIELE MANFRIN
Cronaca

Ex ostello della gioventù Bivacco o discarica Viaggio nell’abbandono tra macerie e posti letto

Il complesso “La Camerata“ verrà trasformato in hotel di lusso. I residenti del Salviatino per ora non si sentono tranquilli. "Viavai notturno di almeno una quindicina di stranieri". .

Ex ostello della gioventù Bivacco o discarica Viaggio nell’abbandono tra macerie e posti letto

di Gabriele Manfrin

Prima era un ostello. Tra un po’ sarà un hotel di lusso. Ma è nel bel mezzo di questa trasformazione, fatta di abbandono e lavori, che l’ex Villa la Camerata di viale Righi, sembra essersi tramutata in terra di nessuno. Una carcassa vuota, uno spazio gigante incastrato tra il fitto tessuto urbano e le prime colline sembra, nelle ultime settimane, essere silenziosamente diventato un bivacco di fortuna, un deposito d’oggetti accatastati, di rifiuti. Di "roba rubata" dice qualche passante. Una struttura rimasta bloccata tra il suo passato glorioso e il suo prossimo futuro. Un fondo israeliano ha comprato il complesso, e lo riqualificherà; ma il quadro dipinto dagli abitanti non sembra dei più rosei. Tra chi parla di un’occupazione, e chi invece di un appoggio usato per dormire, le opinioni sembrano concordare: qualcuno di notte, dentro villa Camerata, ci entra.

All’interno dell’ex ostello, ci sono i lavori di trasformazione, e i segni si vedono. Ma è proprio tra le macerie, che diversi oggetti spuntano immacolati: ci sono una decina di biciclette (di marca, in condizioni perfette), ci sono sedie, posate e pentole che non portano segni del tempo. Ci sono alcune paia di mutande messe lì, come ad asciugare. Raccontano poco, certo, ma i “non detti” li compensano i residenti: "Una quindicina di nordafricani entra di notte", va dritto al punto un’abitante incontrata fuori dal complesso "Ho visto un bel “via vai” per tutto agosto. Penso che la ditta sia in ferie. Un paio si mettono davanti al cancello, come per controllare. Sono maschi, sembrano adulti". Durante il giorno il cancello però è chiuso e una catena ne sbarra il portone. Ma è seguendo il perimetro della recinzione e arrivando nel giardinetto accanto, che si può trovare uno squarcio nel recinto, un passaggio, creato ad hoc. Fatto apposta per entrare

Qui, un ragazzo straniero sta armeggiando una bici gialla allucchettata, di marca Bianchi, e un monopattino.

La struttura è immersa nel verde e nel viale interno la vegetazione si è riconquistata i propri spazi. Sembra tutto abbandonato, ma procedendo si inizia a vedere qualche vestito buono appoggiato sul muretto, qualche lattina aperta da poco, qualche seggiola con davanti un tavolino pulito. Ci sono le biciclette, come detto, e ce ne sono diverse.

Nei giorni scorsi anche il consigliere di quartiere Simone Sollazzo (Fdi), dopo aver ricevuto diverse segnalazioni è entrato nel complesso, recuperando, la bici brandizzata del negozio Eredi Chiarini, rubata all’esercizio due anni prima. Le forze dell’ordine, recentemente sono intervenute, intercettando qualche individuo nella struttura.

Non hanno trovato però un’occupazione organizzata, come quella dell’ ex hotel Astor, per fare un esempio.

Per la cittadinanza però il via vai notturno esiste, e sul punto si è espresso anche il consigliere regionale di Forza Italia Marco Stella. Ricordando che nessun tipo di occupazione sia tollerabile si è direttamente rivolto all’amministrazione fiorentina: "Con Nardella è diventata città dell’illegalità - dice Stella - Il Comune deve restituire gli edifici occupati ai proprietari. Edifici che quasi sempre sono diventati dormitori e ricoveri per sbandati di ogni tipo, luoghi di degrado che attirano persone ai limiti della legalità” conclude, chiedendo a palazzo Vecchio di sanare la situazione nel breve.