Export, turismo e artigianato L’asse economico tra Londra e Firenze

Il Regno Unito è il sesto mercato per le esportazioni della città metropolitana

Export, turismo e artigianato  L’asse economico tra Londra e Firenze

Export, turismo e artigianato L’asse economico tra Londra e Firenze

Il Regno Unito è il sesto mercato per le esportazioni della città metropolitana con una quota del 2.6%. A influire sugli scambi e allungare i tempi l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea che ha avuto importanti ripercussioni sulle dinamiche commerciali. "Ma ci auguriamo che l’affetto di Re Carlo per il territorio e i legami che ha stretto possano incrementare le relazioni commerciali con la Gran Bretagna, in special modo a favore di quell’artigianato di qualità, dalla manifattura all’enogastronomia, che il re conosce bene, ma che ha pagato e sta pagando, più delle grandi imprese, i contraccolpi della Brexit, dagli oneri burocratici ai costi aggiuntivi" sottolinea Giacomo Cioni, presidente Cna Firenze. Secondo Cna, almeno nella prima parte del 2023 il commercio estero e in particolare le esportazioni dovrebbero tendere al rallentamento con una decelerazione della domanda internazionale, come anche segnalato dall’effetto sugli ordinativi delle imprese manifatturiere fiorentine.

Anche se il Regno Unito, a fine 2022, costituiva il sesto mercato per le esportazioni della città metropolitana con una quota del 2.6%, "siamo comunque lontani non dico dal 26.1% della Svizzera ma anche dal 13.5% della Francia o dal 6.1% della Germania". "L’attaccamento del re al nostro territorio potrebbe, però, fare da leva per un incremento dei flussi turistici britannici di cui potrebbero beneficiare le attività turistiche tradizionali e tutto l’indotto, artigianato compreso" aggiunge il presidente Cna Firenze. Per Alessandro Sorani, "Londra ha sempre guardato a Firenze, e viceversa. Abbiamo, da sempre, un profondo legame, un legame culturale prima che economico. Qui una comunità inglese ha trovato casa, ha vissuto, ha respirato quella Firenze di cui i nostri artigiani ancora oggi sono la prosecuzione, la tradizione viva, quegli artigiani che dobbiamo tutelare, anche con un marchio Firenze". Per Confartigianato "l’artigianato artistico, fatto in bottega, ha esportato in Inghilterra l’eredità del Rinascimento".

La Brexit però ha avuto conseguenze sugli scambi: "Prima si trattava di una spedizione intracomunitaria, senza bisogno di fattura commerciale né autorizzazione delle Belle Arti per quanto riguarda i prodotti artistici. Ora è come spedire fuori dall’Europa e i tempi si sono allungati". Messaggi incoraggianti arrivano dal flusso di voli aerei che collegano Firenze a Londra: la tratta, secondo le ricerche dell’aeroporto di Peretola, è molto ambita e gli aerei sono sempre sold out. Sono soprattutto i londinesi che staccano un biglietto per godere delle bellezze fiorentine, anche se nelle ultime settimane, svela un report della Vueling, è scattata la Londramania: la compagnia ha infatti registrato come, rispetto al 2022, nel periodo tra l’1 e il 7 maggio 2023 ci sia stata una crescita della domanda del 19% per la tratta da Firenze a Londra Gatwick.