REDAZIONE FIRENZE

F come forma Che è sostanza

Pensando alla "forma", vengono in mente le infinite riflessioni su forma e contenuto che hanno impegnato da sempre i pensatori di ogni epoca. Dico subito la mia: secondo me forma e contenuto (sostanza) sono la stessa cosa, o meglio, sono due essenze della stessa sostanza, un po’ come una trinità con soltanto il Figlio e lo Spirito Santo… Ma volendo potremmo aggiungere anche il Padre, cioè colui che realizza l’opera. Se fosse possibile separare la forma dal contenuto potremmo trasformare un bellissimo romanzo in una maionese impazzita, mentre un’opera letteraria (ma vale per tutte le forme d’arte) è una bella maionese amalgamata, dove i vari elementi non si possono più separare. Le parole di un romanzo sono parte integrante della storia che stanno raccontando, sono l’aspetto visibile del contenuto, hanno lo stesso sapore di quel che "contengono". E invertendo i termini: la storia che viene raccontata "impasta" la propria essenza con le parole usate per raccontarla. La stessa vicenda si può raccontare in tanti modi, usando linguaggi e sguardi diversi, e con una differente esplorazione della materia narrativa in questione. Quando leggiamo la Commedia di Dante, le emozioni e i sentimenti che proviamo scaturiscono dalle parole, dal ritmo dell’endecasillabo, e dalla storia che raccontano… I due aspetti sono fusi insieme. Se uno dei due elementi non avesse alcun valore, si tradurrebbe o in una bella musica vuota da ammirare nel suono e nella musicalità del verso, senza suscitare emozioni, o in un forte significato raccontato con parole banali, che magari potrebbe invitare a un ragionamento, ma senza essere capace di commuovere. Il classico esempio è il primo verso dell’Infinito: "Sempre caro mi fu quest’ermo colle", confrontato con "Questo cocuzzolo solitario mi è sempre piaciuto". Comunque sia, questa breve disquisizione sull’argomento non propone nessun tipo di accorgimento durante la scrittura, ma invita solo a una riflessione su questo tema eterno. Se il romanzo che abbiamo scritto funziona, vuol dire che dentro di noi la volontà di raccontare una storia e le parole che abbiamo trovato per raccontarla si sono unite in una bella maionese letteraria.