Fabbri, il Magnifico dei lanciatori. A tre centimetri dal record di Andrei: "L’orgoglio di sentirmi fiorentino"

Il pesista azzurro, 26 anni, nato a Bagno a Ripoli, è cresciuto e si è formato all’Atletica Firenze Marathon. Tesserato per l’Aeronautica Militare, è argento ai Mondiali: "E ora sogno il podio olimpico a Parigi".

Fabbri, il Magnifico dei lanciatori. A tre centimetri dal record di Andrei: "L’orgoglio di sentirmi fiorentino"

Fabbri, il Magnifico dei lanciatori. A tre centimetri dal record di Andrei: "L’orgoglio di sentirmi fiorentino"

Un trionfo con la gioia negli occhi e il giglio nel cuore. È quello di Leonardo Fabbri, il ventiseienne pesista di Bagno a Ripoli, vicecampione iridato nato e cresciuto all’Atletica Firenze Marathon e tesserato per l’Aeronautica Militare, che all’esordio stagionale a Modena si è reso protagonista di un lancio di 22,88 metri: miglior prestazione mondiale dell’anno, a soli tre centimetri dal record italiano tuttora imbattuto che l’altro fiorentino Alessandro Andrei stabilì nel 1987.

Fabbri, com’è nato un lancio come questo che, tra l’altro, ha migliorato di ben 55 centimetri il suo personale?

"In un certo senso ha sorpreso anche me, negli ultimi due giorni avevo avuto la febbre e anche durante il riscaldamento ero fiacco, poi, appena è iniziata la gara non ho sentito più niente e quando al quinto lancio è partito il peso ho realizzato subito di aver fatto qualcosa di importante".

In tribuna c’era anche la sua famiglia al completo.

"Sì, sembrava che se lo sentissero, erano venuti tutti a vedermi: babbo Fabio, mamma Chiara, mio fratello Daniele e mia sorella Aurora. Mi hanno dato forza. Mi sono detto: sono venuti fin qua, non posso deluderli".

Con questa sua nuova misura – la terza migliore d’Europa di tutti i tempi – è entrato nella lista storica dei grandi pesisti fiorentini insieme a Marco Montelatici e Alessandro Andrei.

"Essere in compagnia di atleti di quel calibro mi onora e mi stimola. Fra l’altro a fine marzo ci siamo ritrovati tutti e tre insieme al ristorante dell’Assi Giglio Rosso - con noi c’era anche l’allenatore azzurro Paolo Dal Soglio - e in quella occasione Andrei, che non avevo mai avuto modo di incontrare prima, mi fece molti complimenti e mi disse che sarebbe stato contento se il suo record italiano l’avessi superato proprio io".

In questi ultimi tempi si allena è a Schio, ma appena ha un momento libero sale in macchina e ritorna a Firenze.

"Sentirmi fiorentino mi riempie d’orgoglio, me ne vanto con tutti, è il complimento più bello che mi possano fare; è una città che mi fa sentire coccolato, anche solo camminare fra la gente ed essere riconosciuto è bellissimo; e quando viaggio all’estero dire che sono di Firenze mi dà una marcia in più".

Alla finale del Calcio storico dell’anno scorso fu nominato anche Magnifico Messere.

"Sì, molti, quando m’incontrano, mi chiamano Leo "il Magnifico". È l’onore più grande che mi potesse toccare. Non avrei mai pensato che dopo tanti personaggi illustri potesse toccare anche a me".

E poi c’è la Fiorentina, un altro suo grande amore.

"Sono tifosissimo viola da sempre, quando non posso andare allo stadio chiedo sempre com’è andata la partita e come hanno giocato. Col presidente Commisso siamo amici da tempo e mi telefona spesso per complimentarsi dei miei risultati. Sono già stato suo ospite al Viola Park e ricordo ancora con soddisfazione quando ad agosto, al ritorno dai Mondiali di Budapest, mi invitò allo stadio nella partita col Lecce per farmi fare insieme a lui il giro d’onore del campo con la medaglia d’argento al collo".

I prossimi appuntamenti?

"Fra poco più di un mese gli Europei di Roma, poi la Diamond League e i Giochi olimpici di Parigi dove sul podio vorrò esserci anch’io".

Franco Morabito