TITTI GIULIANI FOTI
Cronaca

Ciao Fabrizio, la visita di Frizzi alla Nazione rimasta nel cuore dei lettori / FOTO

Il conduttore fu ospite al giornale un pomeriggio di qualche anno fa. "Sono felice di essere tra voi e senza schermi che ci dividono"

Fabrizio Frizzi alla Nazione (foto NewPressPhoto)

Firenze, 26 marzo 2018 - Un amico speciale anche de La Nazione. Fabrizio Frizzi era stato in visita da noi al giornale in un pomeriggio di qualche anno fa per incontrare i nostri lettori. Una scappata, una toccata e fuga, un regalo, solo per il piacere di avere un incontro ravvicinato con chi da anni segue gli avvenimenti del quotidiano. 

"Sono felice di essere tra voi e senza schermi che ci dividono - disse appena iniziato l'incontro all'auditorium Attilio Monti a Firenze -. Incontri così sono importanti soprattutto per noi che facciamo televisione e che spesso perdiamo di vista il pubblico che sta al di là della telecamera. Non siamo attori di teatro né di cinema, per questo sono molto felice di poter vedere da vicino il pubblico vero e tangibile che  mi segue per rispondere alla sue domande". 

Resterà il ricordo di un incontro molto bello e molti lettori lo hanno già testimoniato con decine di telefonate incredule arrivate al nostro giornale. Con simpatia e umiltà in un pomeriggio  Fabrizio Frizzi ripercorse le tappe della sua professione partita un po' in sordina rispetto a quello che dalla sua famiglia in qualche modo aveva  ereditato: "Mio padre Fulvio - raccontava - avrebbe preferito che seguissi le sue tracce di grande distributore cinematografico  quale è stato, ma io ho sempre preferito seguire il mio istinto e guardando la televisione speravo un giorno di esserne parte". 

Alle domande del pubblico che chiedeva a chi  si fosse ispirato, l'unico nome che faceva era quello di Corrado: "Lo vedevo in tv da bambino e mi piaceva quel signore gentile e garbato che trattava le persone con tanto rispetto".  Molta curiosità da parte di nostri lettori che affollavano l'incontro nel vedere a poca distanza un grande personaggio dello spettacolo italiano campione di educazione e di semplicità. "Sono certo - diceva raccontando della sua vita e la sua professione - che l'educazione conti e sia una cosa che torna indietro. Si raccoglie quello che si semina, di questo sono certo". 

Un incontro durante il quale  Fabrizio Frizzi firmò decine di autografi e fotografie con tutti senza risparmiarsi: era venuto apposta da Roma per questo incontro e dopo sarebbe ritornato per registrare non ricordo più quale delle sue tante trasmissioni di successo.  Parlando dei sentimenti le domande si facevano incalzanti: "Rita Dalla Chiesa è stato un grande amore della mia vita, su questo non c'è nessun dubbio. Ancora oggi non posso fare a meno di lei, di sentirla di parlarci. E' rimasta sicuramente la persona a cui sono più legato. Poi è arrivata Carlotta e tutto è cambiato, come si dice? E' stato amore subito e infatti è nata la nostra bambina, Stella di cui sono orgogliosissimo e completamente innamorato".

Nell'incontro raccontava  anche del  suo ruolo di doppiatore: "Ho dato la voce a Woody , uno dei protagonisti di Toy Story della Diseny: è stata una grande soddisfazione e mi sono proprio divertito. Certi per la strada mi chiamano, ehi Woody! E mi faccio una grande risata".  Frizzi, sempre positivo e buono,  era anche attento ai temi del sociale che non solo condivideva in teoria, ma partecipando in prima persona: era infatti donatore di midollo osseo, tanto che con un suo gesto salvò la vita a una ragazza di Erice, in Sicilia, e la città gli diede la cittadinanza onoraria. Con dolore oggi  diciamo addio a un grande amico. Ciao Fabrizio: verso l'infinito e oltre!.