Sta per arrivare il giorno del "Faentina Day": domenica 2 febbraio prossimo i sindaci e i cittadini dei territori interessati dalla linea ferroviaria Faentina, quindi del Mugello e della valle del Lamone, ma anche alcuni comuni della Valdisieve, scenderanno in piazza, con una manifestazione pubblica, per dare un segnale forte di protesta contro i crescenti disservizi e la precarietà del servizio ferroviario tra Firenze e Faenza, e per rilanciare, spiegano i promotori una nuova attenzione nei confronti della linea, per il presente e per il futuro, che oggi è venuta meno.
Ne sono prova, anche in questi ultimi mesi, i tantissimi episodi che hanno messo a dura prova la pazienza di viaggiatori pendolari e amministratori locali: ritardi su ritardi, soppressioni, oltre ai consueti disagi legati ai problemi del tratto Marradi – Faenza a causa delle frane, all’attestazione dei treni sui lontani binari 17 e 18, a un parco treni che doveva già essere stato rinnovato e non lo è.
Così il Mugello ha deciso di farsi sentire di più, dalla Regione e da Trenitalia, con questa iniziativa lanciata qualche tempo fa dal sindaco di Marradi Triberti. L’appuntamento, promosso dall’Unione montana dei Comuni del Mugello insieme al Comitato Pendolari "Mugello attaccati al treno", è stato fissato per il 2 febbraio alle 10 ai giardini Dino e Sibilla della stazione di Borgo San Lorenzo, e alla manifestazione hanno aderito in tanti, dalla Toscana ma anche dall’Emilia Romagna. Insieme infatti ai comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Fiesole, Firenzuola, Londa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio, ci saranno anche i due comuni emiliani di Brisighella e Faenza. Parteciperanno inoltre i sindacati Cgil Cisl e Uil, le associazioni di categoria Cna, Confcommercio e Confesercenti, oltre ad associazioni giovanili del territorio e non mancheranno ovviamente i tre comitati pendolari, quello marradese, quello mugellano e il comitato della Val di Sieve.
I rappresentanti delle istituzioni e gli altri soggetti aderenti raggiungeranno Borgo San Lorenzo in treno. Sperando che stavolta non ci siano particolari ritardi. "Quello della Faentina, ormai da tempo, - ribadisce Tommaso Triberti, presidente dell’Unione Montana dei comuni del Mugello - non è più un servizio ma un disservizio: chi deve prendere questa linea ferroviaria per raggiungere il posto di lavoro o di studio, è costretto ad affrontare ritardi o cancellazioni che rendono impossibile programmare uno spostamento". Triberti invita tutta la comunità mugellana a farsi sentire domenica 2 febbraio: "Invitiamo i cittadini – conclude – a unirsi alle amministrazioni comunali, ai comitati, alle associazioni di categoria e ai sindacati per far sentire la loro voce: questa è una battaglia di un intero territorio che possiamo e dobbiamo fare tutti insieme per ottenere un reale servizio per le nostre comunità". In occasione della manifestazione sarà lanciato un nuovo "Manifesto per la Faentina", che sarà chiesto alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna di sottoscrivere, con impegni immediati e più strutturali. Alla manifestazione però, pare che mancherà un soggetto, il Comune di Firenze, che da un buon funzionamento della Faentina avrebbe tutto da guadagnare.
Paolo Guidotti