PAOLO GUIDOTTI
Cronaca

Faentina, la protesta si allarga. Confindustria: "Intervenire subito"

L’associazione non sarà in piazza, ma condivide le ragioni della mobilitazione: "Ecco le nostre proposte"

I pendolari della tratta ferroviaria Faentina; domenica è in programma una manifestazione per chiedere una ferrovia che funzioni meglio (FotoGermogli)

I pendolari della tratta ferroviaria Faentina; domenica è in programma una manifestazione per chiedere una ferrovia che funzioni meglio (FotoGermogli)

Domenica prossima il Mugello manifesterà per chiedere con forza una ferrovia Faentina che funzioni meglio a servizio di tutti. L’iniziativa è stata presa dagli enti locali mugellani, su proposta del presidente dell’Unione dei Comuni, s sono stati coinvolti anche i comuni della Val di Sieve e della Romagna, e con loro associazioni di categoria e sindacati. Anche Confindustria Mugello-Val di Sieve, seppur non presente in piazza domenica, condivide le finalità della manifestazione. "E’ un’iniziativa – nota il suo presidente Massimo Ferrati – che segnala il disagio che i viaggiatori ormai da tempo avvertono, di fronte a un servizio che non funziona. Non c’è quindi alcun elemento di disaccordo, soltanto modalità diverse: e di recente, quando abbiamo incontrato l’assessore regionale allo sviluppo economico Marras, il tema di un sistema di trasporti pubblici per e verso il Mugello che non funziona, lo abbiamo posto con forza. Sottolineando che la ferrovia, e anche i collegamenti stradali sono questione importante per lo sviluppo industriale, ed è urgente un ammodernamento e un forte sviluppo del sistema infrastrutturale mugellano". Gli imprenditori sono direttamente interessati al buon funzionamento della Faentina. E non solo per il collegamento verso la città. Ma anche per il miglior collegamento verso il Mugello. "Abbiamo bisogno – dice Ferrati – che i lavoratori dall’area fiorentina arrivino nelle nostre aziende senza disagi, nei tempi prefissati. Spesso da Firenze si guarda al Mugello come una lontana periferia: è invece un’area che esprime anche importanti potenzialità industriali, e occupazionali. Cerchiamo personale che spesso si fa fatica a trovare. Migliori collegamenti sarebbero un importante contributo allo sviluppo".

Confindustria mette sul tavolo anche alcune proposte concrete. "Il problema dei ritardi, legato alle interferenze con la linea Tav, potrebbe essere risolto attestando più treni dal Mugello su Campo di Marte. E’ un tema da valutare. Così come andrebbe studiata la trasformazione di un paio di stazioni in hub, dai quali far partire dei collegamenti con minibus verso le zone a maggior sviluppo industriale. Nella creazione di questa nuova rete di trasporto anche le aziende potrebbero partecipare economicamente a fronte di uno studio e di un progetto congiunto". E Ferrati ricorda un ultimo aspetto: "Dobbiamo essere consapevoli che una ferrovia ben funzionante è uno strumento fondamentale anche per lo sviluppo del settore turistico mugellano".

Paolo Guidotti