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La protesta organizzata a inizio febbraio per denunciare i disservizi della linea
Nuove chiusure in vista per la ferrovia Faentina, con la circolazione dei treni sospesa, a causa di lavori di ammodernamento, nel tratto tra Borgo San Lorenzo e Faenza tra l’11 giugno e il 7 settembre; e l’intera tratta chiusa ad agosto. La notizia è arrivata ieri nel corso della prima riunione della cabina di regia tra Toscana ed Emilia-Romagna dedicata alle linee ferroviarie appenniniche (Prato-Bologna, Faentina e Pontremolese), alla quale hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e gli assessori regionali alla mobilità della Toscana ed Emilia-Romagna Stefano Baccelli e Irene Priolo, i sindaci dei territori interessati, Rfi e Trenitalia.
Dagli incontri è emersa anche la portata degli investimenti previsti. In particolare, sono stati stanziati circa 560 milioni di euro per la linea Prato-Bologna e quasi 250 milioni per la Faentina. "Una sfida complessa riguarda la linea Faentina – ha affermato Baccelli -, dove il tratto Emiliano-Romagnolo è ancora soggetto a oltre 200 frane attive". Qui, tra Marradi e Faenza, la circolazione si interrompe a ogni allerta meteo. "Sulla linea Faentina stiamo intervenendo con un finanziamento di 19 milioni, Rfi sta lavorando sui versanti, quindi non direttamente sulla linea in relazione all’evento del 2023" ha spiegato l’assessora Priolo, che ha affermato anche che oggi serve "avere certezza" dei servizi sostitutivi. Presente anche Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, che sintetizza: "Al di là delle chiusure estive, non siamo complessivamente contenti del servizio che penalizza pendolari e turisti. E’ inutile - afferma - guardare freddi numeri e dire che i ritardi medi sono contenuti nei 5 minuti, per un pendolare che fa tardi al lavoro o per un turista che perde una coincidenza questo non vuol dire niente". E lancia una proposta: "Dato che i collegamenti dovranno essere ripristinati nei giorni del motomondiale al Mugello, dal 20 al 22 giugno, i lavori potrebbero essere organizzati in modo da spostare l’interruzione al 23 giugno". E, in merito a questo argomernto, Ignesti ha chiesto una riorganizzazione della linea, con diverse rotture di carico, perché il rimanente tratto sia comunque tutelato. "Se in caso di allerta - ha affermato - il treno non parte da Faenza, non possono risentirne anche i passeggeri che salgono a Marradi o a Borgo perché il convoglio non arriva, meglio distinguere due tratte allora". Il sindaco di Marradi Tommaso Triberti commenta: "Positivo l’inserimento della linea Faentina in questa cabina di regia con le regioni Toscana ed Emilia Romagna e positivi gli investimenti presentati. Anche se abbiamo ribadito le note problematiche della linea e la richiesta di un tavolo dedicato per poter affrontare nel dettaglio le criticità, avere risposte e contemporaneamente iniziare a programmare il futuro".
"Il tema dei pendolari e dei servizi regionali – ha detto Giani – è cruciale. Il miglioramento delle linee ferroviarie secondarie e del trasporto locale è una sfida importante, che richiede investimenti e coordinamento tra le amministrazioni locali e le ferrovie. Bene dunque l’incontro, ne seguiranno altri con l’intento di gestire al meglio la situazione delle tre linee ferroviarie oggetto dell’incontro".