
A sinistra il falso invalido esce camminando da un negozio, a sinistra è sulla carrozzina
Firenze, 5 luglio 2019 - Per ottenere favori si sarebbe spacciato per un generale dei carabinieri, per un medico della Asl, persino per un monsignore: è accusato anche del reato di sostituzione di persona, per circa 80 episodi, Roberto Guglielmi, 55enne fiorentino finito agli arresti domiciliari lo scorso aprile per truffa aggravata ai danni dello Stato e falsità ideologica in atti pubblici, con l'accusa di essersi finto paraplegico per percepire la pensione d'invalidità e altri emolumenti.
La pm Christine Von Borries ha chiuso le indagini sulla vicenda, nella quale risulta indagato anche un luogotenente dei carabinieri, accusato dei reati di sostituzione di persona in concorso e falso. L'appartamento del falso invalido è stato sequestrato dalla squadra mobile della polizia su disposizione del gip Federico Zampaoli, a seguito di un decreto di sequestro preventivo per equivalente del denaro che l'uomo avrebbe indebitamente percepito da Asl e Inps, per un totale di circa 193 mila euro.
Nella cifra è compreso anche il danno cagionato al servizio sanitario nazionale per le spese di ricovero. Al 55enne vengono anche contestati il reato di maltrattamenti verso la sua badante e un caso di molestie. In base alle indagini, sarebbe riuscito a convincere i medici di essere paraplegico a seguito di un investimento stradale di cui sarebbe stato vittima nel 2007, ma risultato simulato.
Il 55enne è stato arrestato nell'ambito dell'inchiesta il 9 aprile scorso all'aeroporto di Firenze, al suo rientro da una vacanza in Togo. Proprio per organizzare il suo soggiorno, alcuni giorni prima di partire aveva contattato al telefono il console del Togo spacciandosi per un generale dell'Arma. In un caso sarebbe riuscito a spacciarsi per un monsignore, al fine di ottenere uno sconto sulla retta dell'asilo privato che avrebbe dovuto frequentare il figlio di una donna sulla quale cercava di fare colpo.
Per anticipare gli esami clinici ai quali doveva sottoporsi, sarebbe arrivato a contattare i medici degli ospedali spacciandosi per un medico della Asl. Sempre secondo le indagini, condotte dalla squadra mobile di Firenze, spacciandosi per un dirigente della Asl avrebbe contattato telefonicamente l'ospedale di Careggi, in presenza del carabiniere indagato, e avrebbe ottenuto una visita medica presso l'ospedale di Careggi per la fidanzata del militare. Il 55enne avrebbe continuato nella sua condotta anche mentre era agli arresti domiciliari, fingendosi un medico e contattando il San Raffaele di Milano per cercare di ottenere una visita.