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Senza gambe ma per l'Inps è un falso invalido, Salvini: "Gli sia riconosciuto il sussidio"

Il vicepremier interviene sulla storia di Roberto Mazza, pubblicata da La Nazione: "Siamo all'assurdo. Ho allertato i vertici dell'istituto per far chiarezza"

Roberto Mazza, 69 anni, e il ministro Matteo Salvini, 49 anni

Firenze, 9 dicembre 2022 - "Siamo all'assurdo. Ho allertato i vertici dell'istituto per far chiarezza e perché gli venga riconosciuto il giusto sussidio". Lo scrive in un post su Facebook Matteo Salvini, intervenuto sulla storia di Roberto Mazza resa nota dalla giornalista Ilaria Ulivelli de La Nazione. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti spiega in poche righe quanto accaduto: "Senza le gambe e costretto alla sedia a rotelle a causa di una malattia, ma per l'Inps Roberto sarebbe un 'falso invalido' e dovrebbe risarcire più di ventimila euro". Una storia "assurda", scirve il ministro che commenta ancora: "Sono convinto che la lotta contro chi truffa lo Stato possa continuare con più attenzione e determinazione". 

La storia di Roberto Mazza, 69 anni, inizia nel novembre 2014, quando una cisti al tallone del piede lo costringe a fermarsi. Sottoposto ad angioplastica per un problema circolatorio alla gamba, l'uomo sarebbe dovuto essere dimesso dopo due giorni, e invece è uscito dall'ospedale di Careggi dopo 23 mesi e con una gamba amputata per una cancrena. Per questo ha ottenuto l'invalidità del 100% con i benefici della Legge 104. Dopo un lungo periodo di riabilitazione all'Istituto Don Gnocchi Roberto è tornato a casa. Poi però un altro dramma lo colpisce nel gennaio 2021. Anche l'altra gamba inizia a dare problemi, ancora di circolazione. Necessaria anche questa volta l'amputazione. È rimasto cinque mesi in terapia intensiva

Poi la mazzata finale. Una settimana fa, ha raccontato Roberto Mazza alla giornalista Ilaria Ulivelli, il 69enne ha ricevuto una lettera dall'Inps in cui si spiega che non è più considerato invalido e per questo deve restituire quasi 22mila euro. Roberto adesso vive in una casa di riposo. I soldi della pensione di invalidità gli servono per pagare la retta. "Io quei soldi (i 22mila euro chiesi dall'Istituto, ndr) non li ho. Spero che mi aiutino a capire come uscire da questa situazione", ha concluso Roberto Mazza.